E’ una ragazza castellammarese nata nel 2000, la giovane fermata dai carabinieri di Alcamo, nella notte fra domenica e lunedì, mentre si aggirava nei pressi del castello dei conti di Modica indossando le vesti di Samara Morgan, la bimba indemoniata del film horror “The Ring”. La diciannovenne è stata soltanto identificata e non denunciata perché non tentava di terrorizzare i passanti e nemmeno aveva in mano il “famoso” coltello che fa parte dell’abbigliamento. Il gioco di fine estate, il “Samara Challenge”, in diversi casi però ha rischiato di procurare anche tragici eventi, come nel caso di cardiopatici avvicinati dal finto fantasma e quindi terrorizzati. In altre occasioni i protagonisti dell’insensato gioco, talvolta anche ragazzi, hanno rischiato di essere malmenati dalle loro vittime. In questi giorni si stanno moltiplicando gli avvistamenti sia per la psicosi che spesso si espande in questi casi che per lo spirito di emulazione che produce altre Samara. Ieri sera, sempre ad Alcamo, un’altra giovane travestita è stata intercettata in fondo a via Madonnadel Riposo, nei pressi di un noto ristorante di cucina orientale. La vicenda, che merita certamente l’impegno e lo studio di psicologi, è nata esclusivamente per gioco: un giovane, maschio o femmina che sia, si aggira per le strade, di notte, con indosso una veste bianca e con i capelli lunghi, lisci e scuri ribaltati sul volto. Il look può completarsi con un coltello che, almeno si spera, dovrebbe essere finto. Lo scopo di questo gioco, che potrebbe davvero creare situazioni drammatiche, è soltanto quello di spaventare i passanti e farsi riprendere in un video da pubblicare poi sui social. “Questo non è un gioco – dicono molti cittadini – è pericoloso, si potrebbe far male qualcuno. Questi ragazzi vanno fermati dalle forze dell’ordine”. Saremmo curiosi di sapere- aggiungono altri – cosa i genitori di questa diciannovenne castellammarese fermata dai carabinieri, abbiano detto alla loro figlia”. Le tante Samara scelgono zone molto frequentate dalla movida o anche zone periferiche dove sorgono i cimiteri , per rendere il tutto ancora più inquietante e pauroso per gli avventori. Di certo l’utilizzo del coltello, anche se per gioco, è un segnale molto grave: oltre al rischio che possano verificarsi incidenti, è anche indice dell’aggressività e della violenza che spesso sono al base di certe sfide social che, come in altri folli giochi, ha condotto tanti adolescenti alla morte.