Prosegue il processo di rilancio del cimitero comunale di Castellammare del Golfo. Dopo una serie di interventi di risanamento e riqualificazione il Comune è riuscito ad assegnare diverse sepolture che erano state abbandonate dai precedenti concessionari e che sono state requisite su input del governo cittadino sulla base di un regolamento che stabilisce questo percorso nel caso in cui ci fosse un accertato e prolungato degrado della tomba.
Delle 35 sepolture requisite attraverso un apposito bando ne sono rimaste invendute 23, dunque la maggior parte. Le altre invece sono state assegnate con rialzi a base d’asta sino al 25 per cento. Proprio per questo motivo, a garanzia di un equo prezzo per le fosse rimanenti, il Comune ha stabilito di fissare la vendita di tutte le altre sepolture con un rialzo standard del 12,5 per cento, che in pratica è la media del rialzo delle sepolture vendute.
Dagli uffici fanno sapere che già sono pervenute diverse istanze di assegnazione di queste sepolture oltre il tempo limite che era stato fissato nel bando, quindi ci sono buone opportunità di affidare le tombe rimaste ancora senza proprietà. Da sottolineare che queste sepolture, secondo quanto stabilito dall’amministrazione comunale, sono assegnate con ristrutturazione a totale carico dei richiedenti.
Nello specifico il regolamento comunale prevede che la concessione cimiteriale può essere dichiarata decaduta, dietro diffida ai concessionari ed eredi, aventi diritto, quando risulta che “la tomba si trova in uno stato di completo abbandono per incuria o per inadempienza ai doveri di manutenzione”.
Il responsabile del III Settore del Comune castellammarese, Simone Cusumano, ha dato mandato agli uffici preposti di individuare i concessionari o loro eredi dei loculi trovati in stato di estremo degrado e di diffidarli ad intervenire. Ai titolari dei loculi però non sono evidentemente bastati i quattro mesi di tempo concessi.
Recentemente il Comune ha portato avanti dei lavori di ampliamento all’interno del camposanto propri
