Castellammare del Golfo-Nasce lo sportello antiviolenza, firmato un protocollo (VIDEO)

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Una firma in calce al documento che istituisce di fatto il primo sportello antiviolenza  a Castellammare del Golfo. Ad apporla dirigenti scolastici, Comune, servizi sociali, Asp, commissione Pari opportunità e i vertici dello “Sportello donna” che andranno a gestire la struttura che ha sede al centro Duchessa. In realtà in città da tempo, esattamente dal 2013, esiste uno sportello di ascolto gestito sempre dalla stessa struttura che in questo lasso di tempo ha preso in carico una ventina di casi, a testimonianza che il fenomeno nel territorio è molto sentito. Oggi però la costituzione dello sportello antiviolenza vero e proprio permetterà di lavorare sinergicamente e più incisivamente anche a fianco delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Ad essere garantiti alle donne vittime di violenza l’assistenza psicologica e legale, oltre che un orientamento su come muoversi in modo anonimo e sicuro.

L’atto è stato firmato nell’auditorium dell’istituto superiore “Mattarella-Dolci”, scuola che ha sposato il progetto e firmato il protocollo d’intesa anche con gli istituti “Pascoli” e “Pitrè”. Il protocollo si realizza grazie ad una precisa attività delle volontarie dello sportello che hanno acquisito competenze specifiche, grazie ad un corso di formazione finanziato dalla Regione e già conclusosi denominato “Il Viaggio di Emma”. Il progetto è stato finanziato con il fondo regionale per le politiche relative ai diritti ed alle pari opportunità, il progetto per il contrasto della violenza di genere “per la nascita di nuovi centri antiviolenza e per la relativa formazione”.

Nello specifico lo sportello antiviolenza garantirà: accoglienza telefonica e primo orientamento sugli strumenti di tutela contenuti nelle normative che si riferiscono alla violenza contro le donne; attivazione di uno scenario di protezione per l’emergenza; accompagnamento guidato verso i servizi del territorio (pronto soccorso, servizi sociali comunali o dell’Asp, forze dell’ordine); attivazione delle consulenze idonee al supporto del percorso progettuale (legale, psicologica, orientamento al lavoro, salute, figli) sia ad enti pubblici che privati. Ad operare all’interno della struttura personale formato che sarà in grado di garantire un primo contatto e un accompagnamento ai servizi disponibili nel territorio.

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