Omicidio colposo e lesioni colpose aggravate. Queste le ipotesi di reato formulate dai carabinieri per quattro persone coinvolte a vario titolo nell’incidente sul lavoro che si è verificato intorno alle 13 di ieri in un terreno alla periferia di Castellammare del Golfo. A perdere la vita un rumeno di 36 anni, Francisc Paulet, mentre il fratello Daniel di 31 anni è in prognosi riservata ricoverato al Civico di Palermo. I due sono rimasti schiacciati dal braccio di una pompa per il gettito di cemento che si è spezzato mentre era in funzione. Ad essere denunciato il titolare del terreno dove erano in corso i lavori, 37 anni di Castellammare del Golfo, perché non risulta ai carabinieri vi fosse alcuna autorizzazione rilasciata dagli enti preposti; con lui i titolari delle due ditte edili impegnate nel cantiere di 68 e 37 anni, entrambi alcamesi; infine è stato anche segnalato all’autorità giudiziaria un altro alcamese di 43 anni, manovratore del mezzo pesante, perché è stato trovato con la patente per la guida dell’automezzo scaduta. La compagnia di Alcamo, guidata dal capitano Giulio Pisani, ha trasmesso tutto alla Procura che ora dovrà valutare se iscrivere nel registro degli indagati i quattro uomini segnalati. Ieri con i carabinieri sono intervenuti anche gli ispettori del lavoro dello Spresal che parallelamente stanno effettuando altri riscontri ancora in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro. Altra aggravante il fatto che le due vittime non sarebbero state regolarmente assunte, quindi risultavano essere in nero. L’incidente si è verificato all’interno di un’area dove insiste una delle tante villette in contrada Costalarga, per l’appunto in zona Fraginesi. I due operai rimasti coinvolti nell’incidente stavano effettuando dei lavori nel giardino della villetta: degli scavi per i quali era necessario l’utilizzo di questa pompa. All’improvviso, però, il braccio del mezzo si è staccato parzialmente dal corpo principale rimanendo a penzolare e travolgendo in pieno Francisc Paulet, per il quale non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo a causa del fortissimo impatto con il pesantissimo braccio del mezzo meccanico pari ad una lunghezza di circa 25 metri. Nell’incidente è rimasto coinvolto anche il fratello Daniel. Quest’ultimo, trasportato in gravi condizioni con l’elisoccorso al Civico di Palermo, ha superato il delicato intervento chirurgico ma ancora la prognosi resta riservata. I carabinieri stanno effettuando ulteriori accertamenti per cercare di capire anzitutto come possa essersi spezzato il braccio della pompa: un errore di manovra, una mancata manutenzione o un difetto di fabbrica del mezzo? Interrogativi sui quali ruoteranno dei successivi accertamenti tecnici. Intanto i mezzi e il terreno sul quale erano in corso i lavori sono stati posti sotto sequestro.