Castellammare del Golfo-Medico accusato di peculato, assolto in Appello

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Mazzara Salvatore

Assolto anche in Appello il medico di Castellammare del Golfo Salvatore Mazzara (nella foto), sul cui capo pendeva l’accusa di peculato. La prima sezione penale, presieduta da Gianfranco Garofalo, ha sostenuto che “il fatto non sussiste”, confermando quindi quanto era stato enunciato in primo grado. A darne notizia i tre legali che difendono il medico castellammarese, Ernesto Leone, Antonino Gucciardo e Peppuccio Todaro. L’uomo, un medico psichiatra che guidò prima di andare in pensione il dipartimento di salute mentale dell’Asp di Trapani, era finito sotto processo perchè secondo l’accusa contestagli dal pubblico ministero della Procura di Palermo, Franco Belvisi, avrebbe utilizzato impropriamente l’auto di servizio messagli a disposizione dall’azienda sanitaria. In sostanza avrebbe utilizzato per scopi personali, e non quindi lavorativi, i mezzi che erano in dotazione al suo ufficio. La corte d’Appello ha rigettato l’impugnazione proposta dall’accusa confermando, ancora una volta, la sentenza di primo grado di assoluzione. E’ stata quindi totalmente accolta la tesi difensiva degli avvocati di Mazzara. Nel corso del lungo dibattimento in aula è stato dimostrato che l’utilizzo delle auto era assolutamente conforme alla legge vigente e prerogativa propria del medico, che poteva utilizzare le auto di servizio per compiti dirigenziali, ispettivi, di vigilanza, di controllo e coordinamento in tutto il territorio affidato alle sue competenze. Per il medico di Castellammare è stato un vero e proprio calvario in questo lasso di tempo. Infatti quando spuntò fuori l’accusa l’Asp di Trapani avviò immediatamente un procedimento disciplinare nei confronti del manager, che nel corso del procedimento penale era stato sospeso in attesa dell’esito del processo. I tre legali di Mazzara, Leone, Todaro e Gucciardo, oggi alla luce della doppia sentenza favorevole manifestano la propria “piena soddisfazione per essere riusciti ancora una volta a dimostrare e ribadire l’assoluta innocenza e buona fede del proprio assistito”. La vicenda giudiziaria avrà però quasi sicuramente degli strascichi. Infatti i tre avvocati hanno intenzione di chiamare a giudizio l’Asp di Trapani e in particolare i vertici della struttura che decisero i provvedimenti contro Mazzara: “Preannunciamo azioni di responsabilità – sostengono – nei confronti dell’Asp di Trapani che ha dato origine ai due procedimenti disciplinare e penale, per tutti i danni cagionati al nostro assistito”.