Castellammare del Golfo-Frane, resta l’allarme a Bocca della carruba

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Resta l’allarme frane nella zona di contrada Bocca della carruba a Castellammare del Golfo, dove alla fine dello scorso mese di febbraio si è verificato il cedimento di parte delle fondamenta di un villino. A certificarlo a seguito di un ulteriore sopralluogo l’Ispettorato ripartimentale delle Foreste di Trapani, il Comune di Castellammare del Golfo e il comando provinciale dei vigili del fuoco di Trapani che hanno attestato come “il movimento franoso può arrecare ulteriori danni a cose o persone”. L’immobile quindi dove si è verificato il crollo rimane sotto sequestro. Furono diverse le frane che si verificarono nelle scorse settimane al culmine di un periodo di incessanti e battenti piogge ma la situazione più critica avvenne proprio in contrada Bocca della Carruba dove è letteralmente crollato l’ampio spiazzo della veranda di una villetta, posta ai piedi della montagna. Un’enorme ammasso di terra e cemento è ceduto ed ha fatto venire giù la pavimentazione. Sono stati attimi di grande paura per la famiglia che al momento della frana si trovava in casa e che è stata costretta ad evacuare. A seguito di questa determinazione è stata emanata ordinanza dal sindaco Nicola Coppola che pone il divieto alla proprietaria dell’immobile, una donna di 52 anni, di accedere all’interno. Questo non fu l’unico caso di frana che si verifico: ci fu infatti anche un problema di caduta di massi: uno si staccò dal costone di Fraginesi, area densamente abitata specie nel periodo estivo, ed è andato rotolando sino a fermarsi a poche decine di metri da un’abitazione; un altro invece è venuto giù da contrada Mortilli ed è finito sul piazzale di una casa. E’ stato attivato a Castellammare del Golfo il Coc, il centro operativo comunale, con l’obiettivo di coordinare gli interventi per eventuali emergenze dovute a frane o ad altri eventi calamitosi. Il territorio di Castellammare è tristemente conosciuto per la sua alta franosità dovuta principalmente ad una serie di fattori: non solo l’abusivismo edilizio ma anche i frequenti e devastanti incendi che hanno divorato nei decenni centinaia di ettari di macchia mediterranea. Solo per citare gli ultimi casi il masso crollato in zona Castellaccio. Nell’ottobre scorso si sono staccati dei massi dal costone roccioso nei pressi del Belvedere di Castellammare del Golfo, attraversando la strada statale 187 in corrispondenza di un tratto dove si trova una doppia curva e rotolando fino al mare. Da tempo in paese si avverte come un grave pericolo il problema frane. Nel 2009 il consiglio comunale di Castellammare del Golfo approvò la richiesta di calamità naturale a seguito di un inverno altrettanto piovoso come quello attuale. In quel periodo vennero danneggiate da frane e smottamenti trentanove strade esterne, per un totale di cento chilometri. La cosa ancora più grave è che in quell’anno vi fu un nubifragio che è costato la vita ad un uomo, rimasto intrappolato nella sua abitazione estiva, a causa dell’esondazione del fiume San Bartolomeo, al confine con Alcamo marina.