Castellammare del Golfo-Entra in funzione l’Aro, nuova gestione dei rifiuti al risparmio

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Diventa operativo l’Aro rifiuti a Castellammare del Golfo. Il tutto ufficializzato con una delibera della giunta guidata dal sindaco Nicola Coppola. L’amministrazione castellammarese non ha fatto altro che prendere atto dell’ordinanza del presidente della Regione con la quale si ritengono approvati tutti gli Aro a cui non è pervenuta alcuna comunicazione di bocciatura entro i successivi 90 giorni dalla trasmissione degli atti di costituzione. Dal momento che Castellammare ha inviato tutta la documentazione inerente l’approvazione dell’Aro con voto definitivo del consiglio comunale lo scorso 29 luglio, senza alcuna comunicazione pervenuta dal Dipartimento regionale Acque e rifiuti, automaticamente il piano viene considerato esecutivo. Castellammare del Golfo non si è unito in consorzio con alcun Comune ma ha realizzato un piano in esclusiva. Tale piano consentirà di migliorare i risultati riguardanti raccolta e trasporto rifiuti e soprattutto di diminuire i costi, così come tra l’altro sta accadendo attualmente. Infatti in via straordinaria il Comune ha dato in affidamento all’Agesp il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura, con scadenza prevista per questo mese di febbraio, in attesa che entrasse in funzione il nuovo modello di gestione dell’Srr che andrà a rimpiazzare l’attuale Ato rifiuti in liquidazione. Con l’attuale gestione che ha permesso in via emergenziale di dare in affidamento diretto l’appalto all’Agesp ogni mese il Comune sta producendo un risparmio di ben 60 mila euro. Verosimilmente i risparmi potranno essere a questo punto confermati o anche maggiorati, dal momento che oramai ci si è definitivamente svincolati dall’Ato. La costituzione dell’Aro consente infatti al Comune castellammarese di gestire direttamente lo spazzamento, la raccolta ed i trasporto dei rifiuti. Questo nuovo sistema gestionale offre l’opportunità di scegliere autonomamente la forma di gestione del servizio ritenuta più vantaggiosa in termini di efficienza, con una spesa sicuramente inferiore rispetto al costo del servizio consolidato con la gestione Ato, oltretutto rimodulato allo scopo di raggiungere anche gli obiettivi di raccolta differenziata minima del 65 per cento. Con la gestione Ato il Comune sborsava mensilmente ben 220 mila euro al mese, quindi in un anno oltre 2 milioni e mezzo di euro. Ora invece, con l’affidamento diretto della gara d’appalto, si pagano 156 mila euro mensili, pari a circa un milione e 600 mila euro, ben 700 mila euro in meno.