Castellammare del Golfo-Dimissioni assessore Fausto, sindaco di nuovo senza maggioranza

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Un matrimonio naufragato, in realtà forse troppo forzato si dall’inizio e per questo mai consumato. E’ quello tra il sindaco di Castellammare del Golfo Nicola Coppola e il Nuovo Centrodestra che a denti stretti era stato suggellato nel luglio scorso e che aveva permesso al primo cittadino di tornare ad avere una salda maggioranza in consiglio comunale. Ieri però Giuseppe Fausto (nella foto) ha rimesso il mandato di assessore della giunta e ora tornano a traballare anche i numeri nel civico consesso: con la fuoriuscita dell’Ncd infatti vengono meno 2 consiglieri e dunque il consiglio torna ad essere in perfetto equilibro, vale a dire 10 a sostegno del governo cittadino ed altrettanti invece all’opposizione. In una lunga lettera Fausto, che aveva le deleghe a Bilancio e Finanze, Patrimonio, Personale e Sviluppo turistico, spiega le motivazioni delle sue dimissioni e sono tutte da attribuire a presunte inadempienze del primo cittadino. Nella missiva si sostiene che Coppola non avrebbe mai dato seguito alle indicazioni provenienti dal suo partito: dalla rotazione dei responsabili di Settore alla mancata indizione delle nuova gare d’appalto per i parcheggi a pagamento e della tesoreria, la mancata attivazione del bus navetta di collegamento dal parcheggio dello stadio al centro storico alla revisione rimasta al palo del regolamento sui dehors. Una lunga lista a cui si aggiungono anche mozioni del consiglio rimaste inattuate come l’attivazione di un mutuo per il rifacimento del manto stradale deteriorato alle difficoltà mai affrontate del servizio idrico a causa anche di un ente gestore, l’Eas, oramai in fallimento. “Mi dispiace sindaco – scrive Fausto, come comunque rimane nella veste di consigliere comunale – ma non siamo più disponibili ad apparire complici di un fallimento amministrativo che a nostro avviso è frutto di un modo anacronistico di gestire la cosa pubblica. Senza considerare il fallimento del progetto per la realizzazione di un impianto per la depurazione delle acque e le notizie poco rassicuranti che giungono per i lavori di messa in sicurezza del porto”. Nella stessa lettera Fausto tra le righe conferma che in realtà l’accordo politico fatto nel luglio dello scorso anno tra l’Ncd e il sindaco fu frutto di una sorta di imposizione che arrivò dalle segreterie provinciale e regionale e che mai venne digerita dagli esponenti locali che furono protagonisti di 3 anni di opposizione in consiglio  che adesso tornano nel loro alveo politico dove vennero eletti. Il sindaco da ieri si è reso irreperibile al telefono, il vicesindaco Salvo Bologna esprime il suo rammarico per questa decisione: “Rispetto la loro presa di posizione – commenta – ma non posso nascondere il dispiacere per avere lavorato con un collega in armonia in questo anno insieme. Fausto e il suo gruppo politico hanno sempre dimostrato grande motivazione e voglia, non credo che all’epoca in cui venne fatto l’accordo politico fosse stata una forzatura”. Sulle accuse rivolte al primo cittadino riguardo ai tanti obiettivi non rispettati Bologna replica: “Fausto sa benissimo che gran parte delle cose da lui citate sono in itinere. A volte i tempi della burocrazia vanno oltre alle volontà politiche di un amministratore”.