Castellammare del Golfo-Corte dei conti, irregolarità gestionali dal Comune

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Il consiglio comunale non ha fatto nemmeno in tempo ad approvare le correzioni del rendiconto del 2014 che adesso spuntano nuove irregolarità nella gestione dei conti del Comune di Castellammare del Golfo. A rilevarli la Corte dei conti che ha diffidato il municipio ad apporre nuove misure correttive. Non sono baste le deduzioni fatte in audizione davanti ai magistrati contabili da parte degli uffici comunali: le criticità restano tutte. A cominciare dal controllo di regolarità amministrativa con ben 123 contestazioni avanzate di cui solo 5 risultano essere state sanate. In questo caso dal Comune la giustificazione è stata quella che ci sarebbe stato un problema di trasmissione di dati e che le irregolarità non sanate sarebbero state solo 5. A detta della Corte dei conti mancherebbero controlli sulle società partecipate e sulla qualità dei servizi e in questo caso l’amministrazione nelle sue controdeduzioni ha sostenuto che il problema sarebbe stato legato al ritardo dell’approvazione del bilancio. Sarebbero in pericolo anche i conti del municipio dal momento che i magistrati contabili hanno rilevato anche il mancato controllo degli equilibri finanziari, cosa questa smentita dall’ente che ha garantito il costante controllo da parte del responsabile del Settore dei servizi finanziari e la riduzione del disavanzo del riaccertamento straordinario dei residui, vale a dire crediti e debiti in capo al Comune. Sotto questo aspetto però la corte avrebbe rilevato “una certa attenzione alla salvaguardia degli equilibri” dopo la memoria difensiva del municipio anche se sottolinea come criticità i ritardi dell’approvazione del bilancio. Ecco perchè gli stessi magistrati contabili sottolineano che c’è l’esigenza della tempestiva adozione del bilancio. Nota molto dolente riguarda invece le società partecipate su cui, secondo la Corte dei conti, non ci sarebbe stato alcun controllo. Sotto questo aspetto il Comune replica che sono state già avanzate degli appositi accorgimenti: “Sono stati previsti gli uffici di unità operativa Aro rifiuti e idrico con l’obiettivo di controllare questi servizi esternalizzati – si legge sempre nella memoria -. Si è inoltre disposta la dismissione della partecipazione da tre società”. “Pur avendo costituito questi uffici – rilancia la Corte dei conti – comunque non è stato dimostrato che ci sarebbero stati opportuni controlli nel 2015”. Impietoso infine il giudizio definitivo che ha spinto i magistrati contabili a chiedere all’amministrazione e al consiglio comunale di apporre le dovute correzioni: “I rilievi critici – si legge nella relazione dei magistrati contabili – impongono misure correttive riservandosi di segnalare tutto alla Procura della Corte dei conti”.