Alpauno

Castellammare del Golfo-Centenario nascita poeta Vincenzo Ancona

L’essenza del poeta castellammarese Vincenzo Ancona, l’importanza della sua figura per il suo paese d’origine. Un letterato che, almeno per una volta, si può dire che è stato davvero profeta in patria ancora prima di diventare famoso. Castellammare lo ha ricordato proprio oggi, nel giorno del centenario della sua nascita nell’aula magna dell’istituto superiore “Mattarella-Dolci”. Un incontro in memoria del poeta dialettale, emigrato a New York nel 1956, organizzato dal Comune in collaborazione con il centro culturale “Peppino Caleca”. Personaggio di grande spicco nell’ambito della poesia dialettale e folcloristica, a cui è dedicata anche una via del paese, reso celebre in particolare dai suoi due libri “Casteddammare meu” e “Marelittu la lingua” in cui parla delle tradizioni, dei lavori tipici della sua terra e del fenomeno dell’emigrazione.

A partecipare all’evento in prima persona alunni e studenti dell’istituto autonomo comprensivo “Giuseppe Pitrè”, dell’istituto comprensivo statale “Pascoli-Pirandello” e dell’istituto superiore Mattarella-Dolci che si sono avvicendati su palco per recitare le poesie tra le più belle di Vincenzo Ancona. Per la neodirigente dell’istituto “Marratella-Dolci” questa è stata l’occasione per rilanciare la centralina e la funzione sociale proprio della scuola.

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