Dopo avere saputo del progetto del Comune di Castellammare del Golfo, approvato lo scorso 30 dicembre, di avviare un procedimento di esproprio per alcune parti del complesso monumentale della Tonnara di Scopello, Legambiente Sicilia chiede alla Soprintendenza ai Beni culturali di Trapani e all’Assessore regionali ai Beni culturali di essere ascoltata urgentemente in audizione per spiegare le ragioni della ferma e netta contrarietà a questa ipotesi, evidenziando i danni e i pericoli che il sito, tutelato con decreto dell’assessorato regionale dei Beni culturali sin dal 1984, correrebbe qualora l’amministrazione comunale dovesse raggiungere il suo “lesivo e dannoso” obiettivo. “Oltre alle procedure illegittime – dichiara Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia – seguite dall’amministrazione comunale di Castellamare del Golfo nell’avviare il procedimento d’esproprio, in assenza di conformità urbanistica, senza le indispensabili autorizzazioni da parte dell’Ente che tutela il bene, nonché del necessario nulla osta in quanto l’area fa parte di una zona Sic/Zps, quindi area vincolata, rileviamo e rimarchiamo fortemente che una smisurata e irregolare fruizione dell’area vincolata causerebbe un gravissimo danno alle strutture nel suo complesso e un deterioramento del patrimonio culturale e paesaggistico”. Il Comune di Castellammare del Golfo ha approvato una progettazione esecutiva per l’accessibilità alla spiaggia demaniale della ex Tonnara di Scopello, non prevedendo realizzazione di lavori edile né movimenti terra. Il Comune spenderà poco meno di 20 mila euro e organizzerà una vera e propria arteria che darà la possibilità a tutti di fare ingresso alla Tonnara. “La propagandistica e strumentale azione – continua Zanna – avviata dall’amministrazione comunale di Castellamare del Golfo non vuole tenere scelleratamente in considerazione il valore e l’importanza del bene culturale, ambientale, etno-antropologico, monumentale e paesaggistico che la Tonnara di Scopello rappresenta”. “Quanto affermato da Legambiente è inaccettabile nei contenuti e nei toni usati – replica il sindaco Nicola Coppola-. Legambiente, infatti, parla di procedimento d’esproprio del Comune di parte del complesso monumentale Tonnara di Scopello, cosa non rispondete al vero poiché il procedimento da noi avviato riguarda solamente la via di accesso al mare e non gli immobili. Il nostro unico scopo, lo ribadiamo, è quello di garantire un diritto pubblico quale il libero accesso e la fruizione del mare da parte di tutti. Ritenevamo che Legambiente avesse a cuore l’interesse pubblico e non si appiattisse su posizioni che sembrano quasi rispondere ad interessi privati”.