Castellammare del Golfo-Accesso Tonnara, bufera sul presidente del consiglio

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CASTELLAMMARE DEL GOLFO – Il presidente del consiglio comunale di Castellammare del Golfo sale sul banco degli imputati riguardo alla sempre più intricata storia dell’accesso libero alla tonnara di Scopello, motivo di contenzioso tra il Comune e i proprietari dello splendido tratto di costa. I consiglieri comunali di opposizione Angelo Palmeri, Giuseppe Fausto, Stefano Cruciata, Ivano Motisi, Giuseppe Norfo, Vitalba Labita e Giacomo Asaro, denunciano un presunto tentativo di ingerenza sulla delicata vicenda che sta scatenando una serie di polemiche da parte del presidente Domenico Bucca. Secondo quanto risulta dagli atti visionati dai consiglieri di opposizione Bucca, nell’ottobre scorso, si sarebbe recato presso gli uffici del III settore in compagnia del legale rappresentante del comitato “Tonnara di Scopello”, che ha avviato un contenzioso con il Comune, “ed abusando della propria carica – sostengono in una nota – pretendeva di accedere al fascicolo relativo alla ex Tonnara di Scopello e di far visionare documenti sensibili sull’iter della tonnara alla controparte senza alcuna richiesta di accesso agli atti”. Secondo i consiglieri Bucca in questo modo avrebbe avuto l’intento di agevolare interessi privati a danno del Comune di Castellammare del Golfo. C’è poi in ballo un incontro tra i residenti della Tonnara e l’amministrazione comunale a cui avrebbe presenziato lo stesso presidente del consiglio: “Ci chiediamo a che titolo fosse presente – attaccano i consiglieri -. La sua presenza ha di fatto interferito nelle dinamiche della riunione cercando addirittura di smentire un chiarissimo atto di indirizzo che il consiglio comunale all’unanimità aveva votato il 13 febbraio del 2014 relativamente al ripristino del libero accesso al mare”. Da qui la decisione dei 6 esponenti dell’opposizione di presentare un atto di indirizzo nel quale si sollecita il sindaco a perseguire nel progetto di realizzare la stradella di accesso alla Tonnara ma soprattutto si chiede l’intervento del segretario comunale, anche nella qualità di responsabile anticorruzione e trasparenza, a verificare e valutare l’atteggiamento del presidente Bucca e di prendere gli opportuni provvedimenti consequenziali. “I consiglieri – replica amareggiato Bucca – sono stati tratti in inganno da una relazione falsa fatta dal responsabile del III Settore. Non ho mai chiesto un accesso agli atti per documenti sensibili. Per una questione di cortesia istituzionale ho accompagnato all’ufficio il reppresentante di questo comitato dei residenti della Tonnara chiedendo di far visionare atti di cui avevano diritto perché destinatari di un procedimento a loro carico. Erano quindi documenti che dovevano essere messi a disposizione, da parte mia non c’è stato alcun abuso”.