Esistono spazi di manovra per potere vincere il ricorso al Cga. Lo sostiene il coordinamento “Mare libero” che raggruppa 18 associazioni ambientaliste e non che chiedono con forza che il Comune di Castellammare del Golfo presenti un ricorso al consiglio di giustizia amministrativa per ottenere l’accesso libero alla Tonnara di Scopello dopo che in prima istanza il Tar ha dato ragione invece alla proprietà dell’area costiera contesa.
Venerdì prossimo il consiglio comunale sarà chiamato ad esprimersi se chiedere o meno che l’amministrazione comunale vada avanti con il ricorso ma pare che l’orientamento della maggioranza a sostegno del sindaco sia quello di fermare il braccio di ferro e di non presentare alcun ricorso. Secondo molti consiglieri in molti passaggi la sentenza del tar appare inappellabile, non è così però per “Mare libero”.
Infatti il tribunale amministrativo non avrebbe tenuto conto che prima della cessione a privati della Tonnara, nel 1874, vi erano già gli strumenti normativi che regolavano la materia della fascia demaniale.
Altro spiraglio giuridico sarebbe poi il classico diritto acquisito dell’usucapione dal momento che sino a non molti anni fa vi era un passaggio pubblico alla Tonnara, prima della decisione di privati di chiudere tutto e di regolare l’ingresso dietro il pagamento di un ticket tutt’ora in vigore.
Il mondo dell’associazionismo critica il fatto che sia stato il sindaco Nicola Coppola a chiedere un parere quando già due anni fa il civico consesso aveva votato un atto di indirizzo in cui si dava mandato al governo cittadino di attivare ogni iniziativa utile per rendere l’accesso alla Tonnara libero.
Secondo il coordinamento “Mare Libero” si va ventilando dietro il possibile orientamento della maggioranza del consiglio comunale di dire “no” ad un nuovo ricorso al Cga l’ipotesi che in atto vi sia un tentativo di accordo tra il Comune e la proprietà della Tonnara.
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