Caritas, “Prestito della Speranza”: erogati oltre 1,3 mln

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Uno strumento finanziario a sostegno delle famiglie in difficoltà che non hanno accesso al credito bancario. Questo è il servizio “Prestito della Speranza”, la più importante sperimentazione italiana di microcredito sociale promossa dalla Conferenza episcopale attraverso le Caritas diocesane. Negli ultimi due anni sono ben 46 le attività nate con il sostegno del “prestito della speranza” a Trapani e nel circondario. “Il Prestito è uno strumento per far fronte all’emergenza sociale, ma soprattutto un’occasione per l’intera comunità per sperimentarsi nella condivisione nelle prossimità verso le famiglie che più di altre pagano la crisi economica” – afferma la Caritas diocesana di Trapani. Analizzando l’intervento dal 25/03/11 al 31/12/13 lo sportello della Caritas diocesana, aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 13.00, ha ascoltato in merito a questo servizio 265 nuclei familiari, e 106 richieste hanno trovato accoglimento poiché in possesso dei requisiti necessari. La famiglia viene accolta dall’ operatore della Caritas incaricato che, dopo aver fornito l’assistenza nella compilazione e nella presentazione della domanda e aver visionato la documentazione necessaria, accerta il possesso dei requisiti e valuta se inoltrare la richiesta a una delle banche aderenti all’Accordo CEI-ABI entro 15 giorni lavorativi. Erogato il finanziamento inizia la fase del tutoraggio: il servizio di assistenza della Caritas che accompagna il richiedente durante l’intero svolgersi del Progetto, allo scopo di favorire la ripresa dell’economia domestica e di una maggiore inclusione sociale e monitorare la restituzione del debito. Il numero di richieste negli anni è andato aumentando. Ciò è certamente dovuto all’aumentare del bisogno ma anche all’accresciuto numero di pratiche esitate positivamente. 60 sono state le pratiche di credito sociale per un importo erogato pari a 333.600 euro e 46 quelle riguardanti il micro-credito alle imprese per 1.041.000 euro. Tra le pratiche di microcredito familiare, in particolare: 25 sono state richieste per pagamento di debiti (mutuo, affitti, utenze, rate per acquisto beni); 5 per sostegno alle famiglie in cassa integrazione; 4 per spese sanitarie (protesi dentarie, spese di viaggio e cure mediche, ecc.); 9 per spese familiari (matrimoni, funerali, nascita, ecc.); 13 per spese di ristrutturazione abitazione e acquisto beni (camerette, mobili vari); 2 per spese di istruzione; 2 antiusura. Tra i 46 progetti di impresa finanziati vi sono bar, gelaterie, pizzerie, negozi di ortofrutta, studi fotografici, servizi estetici e quant’altro. Insomma un piccolo grande aiuto che intende dare risposte concrete ai bisogni via via emergenti dei nuclei familiari in difficoltà.

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