Firmato il contratto di comodato d’uso tra il Comune di
Carini e Legambiente, ente gestore della riserva naturale
Grotta di Carburangeli, per l’affidamento di un immobile
confiscato alla criminalità organizzata quale sede
dell’area naturale protetta.
La struttura, che si trova in contrada Torremuzza, in parte
vandalizzata e recentemente utilizzata abusivamente come
ricovero per cavalli, verrà restituita alla collettività
ospitando gli uffici tecnico/amministrativi, la sala di
documentazione e quella espositiva dell’area protetta.
Fra le principali attività della riserva naturale Grotta
di Carburangeli, da sottolineare quella di tutela,
sorveglianza e conservazione del delicato ambiento
sotterraneo. E ancora, la promozione della ricerca
scientifica, la didattica e l’educazione ambientale, che
potranno essere più facilmente svolti nei nuovi locali
affidati.
“L’assegnazione del bene confiscato – dichiara Mimmo
Fontana, presidente regionae di Legambiente Sicilia –
rientra nelle attività di Legambiente di ripristino della
legalità in un territorio troppo spesso segnato da
illeciti di natura ambientale”.
“In un periodo di profonda crisi – aggiunge Rosario Di
Pietro, direttore della Riserva – che interessa anche il
settore delle aree naturali protette, l’uso di un bene
confiscato costituisce senza dubbio un importante risparmio
delle spese di gestione con la possibilità di dirottare le
risorse in ulteriori progetti connessi alla tutela e alla
valorizzazione della riserva naturale”.