Carenza d’acqua a Custonaci, linea dura del sindaco Morfino

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Continua la carenza d’acqua nel trapanese. E con l’arrivo dell’estate, e l’aumento del turismo, si ripresenta sempre lo stesso problema. A Castellammare del Golfo, la scorsa estate, con il passaggio da 15 mila residenti a circa 50-60 mila presenze, il comune marinaro aveva avuto grosse criticità d’acqua. Stessa difficoltà in cui si trova oggi il paese di Custonaci.

Il primo cittadino, Giuseppe Morfino,  è infatti pronto  sia a protestare, che a sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio. L’azienda per la fornitura di acqua, non avendo in atto alcun contratto, non ha, infatti, adeguato la portata dell’acqua alle esigenze turistiche e, dunque, al fabbisogno giornaliero della popolazione, che in estate è nettamente superiore rispetto al periodo invernale. Una situazione di difficoltà considerato che l’Eas,  l’Ente regionale che gestiva gli acquedotti della Sicilia, è da tempo in liquidazione coatta amministrativa e quindi non può procedere alla stipula dei contratti.

Di contro l’Ati idrico Trapani, l’assemblea territoriale che raggruppa i comuni della provincia, non avendo ancora approvato il piano d’ambito, lo strumento tecnico indispensabile per procedere all’affidamento, non può ancora affidare la gestione a terzi. Nel contempo, i Comuni per sentenza della Corte costituzionale, la 231/2020 che ha stabilito illegittimo che i comuni subentrino all’Eas nella gestione del servizio idrico, non possono né gestire né affidare la gestione ad altri.

Il sindaco di Custonaci fa appello alla Regione Siciliana e al Dipartimento regionale acqua e rifiuti chiedendo di individuare rapidamente l’Ente gestore in sostituzione dell’Eas. In assenza di ciò il sindaco Morfino ha annunciato denuncia agli organi competenti per interruzione di pubblico servizio.