Carcere per Vito Tarantola

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    Revocati gli arresti domiciliari presso il “villaggio regionale” di Alcamo a Vito Tarantola, 38 anni, che sono stati sostituiti con la custodia cautelare in carcere, nelle prime ore di martedì scorso.

    L’emissione del provvedimento cautelare, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Trapani su richiesta del Sostituto Procuratore titolare dell’indagine, scaturisce da un’intensa attività investigativa svolta dagli uomini del Commissariato di P.S. di Alcamo, che ha permesso di recuperare un ingente quantitativo di merce rubata e di deferire all’A.G., altri due soggetti D.S.G. di 24anni e B.S. di 44, pregiudicati di Alcamo e Castellammare del Golfo, per il reato di ricettazione in concorso.

     

    La vicenda ha avuto inizio nel dicembre scorso, quando, durante le festività natalizie, Vito Tarantola, approfittando dell’assenza dei proprietari, si era introdotto all’interno di un appartamento nel centro storico di Alcamo, mettendo a segno un ingente furto.

     

    La Polizia Scientifica di Alcamo, aveva rinvenuto numerose tracce di sangue lasciate dall’uomo, che si era ferito durante il furto; le successive analisi avevano consentito di identificare biologicamente Vito Tarantola, raggiunto, nel mese di aprile, proprio grazie a tali risultanze, da un’Ordinanza applicativa degli arresti domiciliari.

     

    Ma, da allora l’uomo ha continuato tranquillamente a delinquere, eludendo gli arresti domiciliari.

     

    Il 1° maggio, sempre durante l’assenza dei proprietari, gli appartamenti del quartiere del villaggio regionale di Alcamo sono stati oggetto di una lunga serie di furti.

     

    L’attività degli inquirenti ha permesso di recuperare interamente la refurtiva, tra cui gioielli, computer, televisori al plasma, presso due ricettatori della zona, D.S.T. e B.S., deferiti all’A.G. in stato di libertà e di accertare che l’autore dei furti era proprio Vito Tarantola.

    L’incremento del numero dei furti, oltre agli indizi raccolti a carico dell’uomo ha indotto il Commissariato di Alcamo ad intensificare i controlli sul territorio, attività che ha portato nei primi giorni del mese di giugno, all’arresto in flagranza di reato per evasione e per furto aggravato ai danni di altre due abitazioni del centro storico.

     

    Dopo l’udienza di convalida, Vito Tarantola era stato risottoposto alla custodia in carcere, misura durata solamente poche ore, poiché, per evitare la galera, l’arrestato aveva optato per un rito alternativo abbreviato, riportando una condanna a 8mesi di reclusione con sospensione della pena e ritornando in regime di arresti domiciliari.

    Ieri, il Gip del Tribunale di Trapani, su richiesta del Sostituto Procuratore della Repubblica, ha revocato gli arresti domiciliari, spedendo in carcere Vito Tarantola.