Alpauno

Cappella Pia Opera di Alcamo, danni per circa 150.000 euro. Le tele saranno restaurate

“Un vergognoso e inqualificabile affronto a tutta la comunità alcamese. Una cappella e un’istituzione, la Pia Opera Pastore, che rappresentano la storia di questo territorio e che meritano di avere una salvaguardia migliore”. – Lo ha detto il commissario straordinario dell’IPAB, Vito Giuliana che ha aggiunto-. “Stiamo facendo del nostro meglio per dotare la struttura di videosorveglianza ma anche le altre istituzioni le forze dell’ordine dovrebbero tutelare questo immenso patrimonio artistico culturale. In tempi rapidi tutto verrà restaurato grazie alla collaborazione con professionisti”.

Intanto la conta dei danni è davvero notevole. Almeno 100.000 euro il valore delle tre tele tagliate e imbrattate, la più importante quella del messinese Carta, esponente del neoclassicismo, alta più di tre metri e posta sull’altare.  Più di 50.000 euro il resto dei danni. Per fortuna le tre tele potranno essere restaurate e ritornare al loro antico splendore. Il commissario Giuliana non intende fare passi indietro e vorrebbe coinvolgere le forze imprenditoriali, sociali e culturali per rimettere a nuovo la cappella della Pia Opera Pastore ed assicurare sicurezza al piccolo ma molto pregiato luogo di culto.

Dopo cinque raid vandalici l’ultimo, il sesto, è stato devastante. La zona non è videosorvegliata e il comune di Alcamo non ha inserito l’immobile fra gli obiettivi sensibili da tutelare. La polizia municipale ha soltanto tre videocamere mobili. Possibile che una di queste non sia stata puntata verso la Pia Opera dopo ben cinque incursioni vandaliche? Per non parlare della caserma dei carabinieri che sorge a poche decine di metri dalla cappella. Polizia e carabinieri hanno così nelle mani pochissimi elementi per fare chiarezza sull’incursione sacrilega che ha sollevato sdegno fra tutti gli alcamesi.

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