Coltivazione e produzione di ‘cannabis’ ma anche allaccio abusivo alla rete pubblica con reiterato furto di energia elettrica per un ammontare di 230.000 euro. La scoperta è stata fatta dai carabinieri in una villetta disabitata di contrada Carcatizzi a Giardinello. Un palermitano di 39 anni, Eduardo Levantino, già noto per i reati in materia di stupefacenti, è finito in carcere mentre il complice, uomo conoscitore dei luoghi, Mario Antonio Patellaro, 26 anni, è stato posto ai domiciliari. Le misure, su disposizione della procura della repubblica, sono state messe a segno dai carabinieri della compagnia di Partinico i carabinieri della compagnia di Partinico, che nell’agosto dello scorso anno avevano avviato le indagini in quella zona di Giardinello.
Nella villetta, da un primo sopralluogo, era stata rinvenuta la piantagione dotata di sofisticati sistemi di irrigazione, illuminazione e controllo climatico dei locali nonché alcuni indumenti. Pochi giorni dopo, attraverso la visione delle immagini di un sistema di videosorveglianza e altri riscontri, i carabinieri erano riusciti a identificare un palermitano che, a bordo di un’utilitaria, aveva raggiunto la villetta di contrada Carcatizzi probabilmente per prelevare piante di droga e infiorescenze di cannabis.
In quella circostanza i militari dell’Arma avevano anche raccolto indizi sul complice che sarebbe stato coinvolto nel recupero di parte dello stupefacente. Nei confronti di quest’ultimo, finito adesso in carcere, è stata effettuata una perquisizione domiciliare che ha consentito ai carabinieri di rinvenire numerosi bidoni di fertilizzanti e buste di semi di canapa indiana. La piantagione indoor produceva in pratica droga a ciclo continuo. Gli uomini della compagnia di Partinico hanno sequestrato 350 piante ma all’interno della villetta se ne coltivava mediamente un migliaio grazie ai sofisticati sistemi di controllo climatico alimentati con allaccio abusiva alla rete elettrica pubblica. Un furto di energia di circa 230.000 euro.