Continua a scendere la curva dei contagi in Sicilia e i reparti covid degli ospedali. In tale ottica anche l’ASP di Trapani ha predisposto un piano di ‘ritorno alla normalità’ con un percorso graduale e proporzionato di avvicinamento verso i consueti assetti organizzativi dei presidi ospedalieri. Con l’ultima ondata si è aperto uno scenario differente e caratterizzato da un’alta diffusione sul territorio ma anche da una sintomatologia meno grave rispetto alle precedenti ondate. Inoltre, rispetto alle fasi precedenti, sta cambiando la tipologia di paziente ospedaliero: circa la metà degli ospedalizzati positivi al covid non ha alcuna sintomatologia polmonare ma è ricoverata per altre patologie. L’ASP di Trapani, alla luce di tali considerazioni, ha dovuto modificare il modello di cura con uno sforzo organizzativo maggiore in quanto si devono creare all’interno degli ospedali tre percorsi clinici separati, pazienti ordinari, pazienti covid con sintomatologia polmonare e pazienti positivi asintomatici covid con altre malattie.
L’azienda ha quindi avviato un programma che prevede la creazione nei vari presidi ospedalieri provinciali di percorsi ed aree di ricovero differenziate per le tre tipologie di pazienti. In base a tale programmazione, sono stati attivati al sant’Antonio Abate di Trapani di 4 posti covid in Ostetricia e Ginecologia e sono in fase di attivazione nei presidi ospedalieri provinciali reparti multidiciplinari per pazienti covid asintomatici. Per quanto riguarda l’ospedale di Marsala, il percorso di ritorno alla “normalità” è in fase di attuazione: dal 18 maggio è stato riattivato il reparto di Cardiologia mentre nelle scorse settimane sono state riallestite due sale operatorie per l’attività ordinaria. L’attività chirurgica no covid dovrebbe così ripartire entro la prima settimana di giugno.
Tutti gli ospedali del trapanese, anche quelli che non avevano ospitato reparti covid, in particolare Sant’Antonio Abate, Vittorio Emanuele 2° di Castelvetrano e San Vito e Santo Spirito di Alcamo, durante la fase acuta della pandemia hanno comunque dovuto subire trasferimenti o accorpamenti di reparti. Per questo la direzione aziendale dell’ASP di Trapani – in una nota – ha voluto rinnovare la gratitudine a tutti i colleghi, sanitari in primis, per il gran lavoro svolto, sul territorio, nei presidi ospedalieri e nei centri vaccinali segnalando, però, – ha aggiunto il commissario Paolo Zappalà – che vanno abbandonate logiche di contrapposizione tra territori e tra ospedali provinciali, costruendo invece percorsi assistenziali in una logica di “rete”.