CambiaMenti tiene ma serve svolta. Navarra, PD e M5S portano poco

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Il boom lo fece nel 2013 quando con altre due liste, Il Megafono e Avanti Veloce, chiuse al secondo posto alle spalle del vincente Nicola Coppola. La candidata Maria Tesè ottenne il 27,84% dei consensi. Cinque anni dopo, nel 2018 e con l’entrata in vigore del sistema maggioritario, quindi lista unica di appoggio per il consiglio comunale, le cose andarono peggio.

Il preside Lo Porto raccolse 1931 e il 23%. Alle amministrative di domenica e lunedì scorsi, la lista Pro che aveva proprio in CambiaMenti la forza più consistente e aveva conglobato anche il partito democratico e il Movimento 5 Stelle, il candidato sindaco Carlo Navarra, uno dei fondatori del movimento dopo la sua esperienza nel centro-destra, ha raccolto 2193 preferenze pari al 26,33%.

Se Cambiamenti, da solo, nel 2018 aveva messo assieme il 23% dei consensi vuol dire che agli altri alleati, quelli del 2013 e quelli dei ‘Pro’, poco in più hanno portato, vale a dire dai 3 a 4 punti percentuale. Probabilmente la sinistra tutta quanta insieme, a Castellammare del Golfo, va dal 23 al 28% non di più. Poi ci sarebbe anche da dire che alcuni appartenenti storici a CambiaMenti quest’anno si sono messi al fianco di altri candidati a sindaco.

Dopo dieci anni di vita, probabilmente, quello che ha rappresentato certamente la più bella novità della politica castellammarese, ha raggiunto un punto in cui debba tirare una linea e capire come andare avanti. CambiaMenti ha sempre cercato di nere dritta la barra, senza ondeggiamenti, ed ha dovuto subire anche clamorosi abbandoni, proprio come quello di Maria Tesè, candidata nel 2013, divenuto poi assessore fedelissimo di Nicola Rizzo.

Nel corso degli ultimi anni sono state anche aspri gli attacchi al partito democratico ma alla fine il matrimonio si è consumato all’insegna degli ideali e di sinistra, dei programmi e della forte contrapposizione al centro-destra. E andando a guardare i risultati personali della lista Pro per il consiglio comunale, i migliori in assoluto sono proprio quelli dei rappresentanti di CambiaMenti, poco è arrivato dagli ingredienti aggiunti da Carlo Navarra, cinque stelle compresi, ad eccezione della figlia d’arte Rossella Barbara capace di raccogliere 340 voti.  Davanti a lei Alessio Navarra con 350 e dietro Vincenzo Borruso 317, Melania Impastato 268 e Marco Venza, presidente del movimento, a quota 244