Calatafimi-Segesta-Festa dei Quattro Santi Coronati, fervono i preparativi

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mvi_9293-mov-immagine002Calatafimi si prepara a dare il via alla sua lunga tradizione di eventi sacro-folkloristici che richiamano puntualmente un gran numero di visitatori. Si inizia la prossima settimana, con la festa dei Quattro Santi Coronati – Patroni del Ceto dei Muratori, che quest’anno cade il 5 novembre. Da secoli i muratori calatafimesi festeggiano i loro protettori: Carpoforo, Secondo, Severiano e Vittorino, martirizzati a Roma nel 304 durante la persecuzione di Diocleziano. Una festa che mantiene viva la tradizione popolare, dal rito religioso alla consueta distribuzione notturna dei pani votivi detti “mufuletti”, speciali panini che vengono conditi con ricotta passata al setaccio e condita con zucchero o con olio d’oliva. I preparativi durano un mese, i fornai della cittadina sono mobilitati dai rappresentati del Ceto per la preparazione dei “muffuletti”: lo scorso anno ne furono realizzati oltre diecimila e mille furono i chilogrammi di ricotta utilizzata. Anche il loro condimento dei “muffuletti” coinvolge un centinaio di persone. A questa preparazione segue anche quella immancabile dei “cannoli”. L’evento viene preceduto nel pomeriggio di sabato 5 novembre da un momento religioso: la processione dei componenti del Ceto con le famiglie, che, giunti presso la Chiesa Madre San Silvestro Papa, dove si trova il dipinto raffigurante i Quattro Santi Coronati, parteciperanno alla Santa Messa. Al termine della celebrazione liturgica ci si avvierà verso la tensostruttura di via Tirassegno, aperta a tutti, verranno prima benedetti dal sacerdote e poi distribuiti ai presenti mufuletti” e “cannoli”. In occasione della festa, inoltre, per dare l’opportunità a turisti e visitatori di gustare i prodotti dell’enogastronomia locale, i bar e i ristoranti rimangono aperti. La festa vera e propria, il momento che caratterizza la manifestazione, inizia allo scoccare della mezzanotte, con la distribuzione per le vie cittadine, casa per casa, dei pani votivi. Chi riceve i “muffuletti” avrà un solo obbligo: accogliere l’allegra comitiva a cui verrà offerto da bere. Un rito che si perpetua fino all’ultimo “muffuletto” da distribuire. Ad accompagnare il presidente del Ceto e i 12 amministratori, con familiari, curiosi e amici, come da tradizione le serenate suonate dal vivo da una orchestrina formata da musicisti, con fisarmonica, chitarra e sax. La notte si conclude con la nomina del nuovo presidente e dell’amministrazione. Un rito anche questo che si ripete di anno in anno sempre allo stesso modo: il predestinato sa già del prossimo incarico che lo attende; si farà trovare sull’uscio di casa con familiari e amici. Il presidente uscente consegnerà  in dono “lu Coppu”, un contenitore cilindrico di metallo con una traghetta in argento che raffigura l’immagine dei Quattro Santi Coronati e lui ricambierà con tanti dolci e l’immancabile “bicchierino” beneaugurale. La festa si conclude all’alba, quando Calatafimi  inizia a svegliarsi.

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