Con una serie di cerimonie Calatafimi si appresta a celebrare domani domenica 15 maggio la ricorrenza della battaglia avvenuta nel 1860 tra i garibaldini e borbonici, che secondo molti storici, aprì la strada all’unità d’Italia. Sul luogo venne eretto il sacrario di Pianto Romano per raccogliere i resti di quei caduti in battaglia. L’appello iniziale per la costruzione di un monumento, che raccogliesse i resti dei caduti e ricordasse la battaglia di Calatafimi del 15 maggio 1860, fu lanciato il 9 settembre dello stesso anno da un comitato di abitanti del piccolo centro. Ma fu solo il 15 maggio 1892 che il sindaco Salvatore Cabasino, alla presenza del generale d’Ancien de la Batie rappresentante del re Umberto I, poté inaugurare il sacrario di Pianto Romano, progettato nel 1885 da Ernesto Basile. Contiene un ossario dove sono custodite le spoglie dei caduti, garibaldini, picciotti e borbonici, e altri cimeli. Domani l’Associazione bosco Angimbè, la Pro loco, il Comune e i Cavalieri del mito hanno promosso una serie di cerimonie che si apriranno alle 10 col raduno presso l’ossario di Pianto Romano. Seguirà l’alza bandiera e la sfilata dei Cavalieri in tenuta garibaldina. Nel pomeriggio degustazione di prodotti tipici al bosco di Angimbè ed escursioni. Il Sacrario sorge proprio nella sommità dell’altura che fu teatro della battaglia ed ha la forma di un obelisco.