Beccati dalle telecamere sono stati prima denunciati e ora rinviati a giudizio per l’ipotesi di reato per aver realizzato discariche abusive e bruciato i rifiuti. Il Comune di Alcamo si costituirà parte civile per il risarcimento del danno arrecato all’ambiente. L’indagine è partita alcuni mesi fa con particolari controlli con l’uso di telecamere ad Alcamo Marina e zone limitrofe. Si è trattato di due indagini parallele poi unificate in unico procedimento, eseguite dalla Polizia municipale di Alcamo. La denuncia è stata presentata alla Procura di Trapani che ora ha rinviato a giudizio due alcamesi, di 53 e 36 anni, i quali, con più azioni consecutive dello stesso disegno criminoso , in concorso fra loro e con altre persone allo stato ignoti ma le indagini proseguono per identificarle, hanno effettuato attività di raccolta e recupero nonché trasporto, con un autocarro, di rifiuti di ogni genere quali inerti da demolizione edilizia, residui legnosi da attività di falegnameria, arredi e suppellettili in legno, carcasse di elettrodomestici, vetri e parabrezza di autoveicoli, rifiuti domestici e vestiario in disuso (rifiuti non pericolosi), che abbandonavano in Contrada Eredità su un’area del Demanio idrico fluviale del Fiume Freddo.
I due indagati, di cui uno sottoposto alla misura di presentazione alla Polizia giudiziaria. saranno processati anche perché, in concorso fra loro avrebbero bruciato i rifiuti e arrecato danni alterando bellezze naturali dei luoghi soggetti alla speciale protezione dell’Autorità. I due hanno commesso medesimi reati anche su terreni privati in località Fastuchera. Intanto, proseguono i controlli della Polizia municipale, che negli ultimi giorni si sono concentrati su Alcamo Marina dove sono già sono 15 i soggetti identificati con l’uso di telecamere nascoste e che verranno deferiti alla Procura della Repubblica per il reato di abbandono di rifiuti. Rischiano un’ammenda fino a diecimila euro e il pagamento delle spese sostenute dalla Città per ripulire i luoghi. In più occasioni le telecamere hanno incastrato persone che smaltivano abusivamente rifiuti.