Nuova puntata nel braccio di ferro dinanzi ai tribunali amministrativi fra il comune di Partinico e la cooperativa Noe che gestisce un terreno a Borgo Parrini. Il parcheggio che sul quell’area intende realizzare l’amministrazione Rao potrà effettivamente sorgere ma soltanto in un’area di 3.700 metri quadrati quando invece, l’ente locale guidato da Pietro Rao, ne chiedeva ben 12.000. Decisione che dovrà essere verificata in una prossima udienza già fissata per il 13 maggio. Insomma dovrà comprendersi se gli altri posti-auto ritenuti necessari dal comune di Partinico possano essere aggiunti al parcheggio oppure andrebbero a danneggiare, inesorabilmente, le colture presenti sui terreni gestiti dalla cooperativa Noe.
Insomma, la cooperativa presieduta da Simone Cavazzoli e difesa in giudizio dal legale alcamese Ignazio Impastato, potrà preservare i suoi terreni ed anche ospitare un parcheggio temporaneo, già presente e dotato di 200 posti auto, nell’attesa che la situazione si definisca. Quattro le parti coinvolte in una vicenda abbastanza contorta: comune di Partinico, Cooperativa Noe, Agenzia per i beni confiscati e TAR.
Stoppata anche l’ordinanza con cui il sindaco Rao aveva disposto l’avvio e il completamento dei lavori di ampliamento. Insomma il comune, secondo il tribunale amministrativo e in altre parole, deve fermare le ruspe e deve trovare un accordo per entrare e intervenire in quei terreni. Certo è che il notevole afflusso di visitatori e turisti a Borgo Parrini, contrada partinicese che ha raggiunto notevolissima fama, necessita di un’altra area in cui far parcheggiare le autovetture. Per il momento non potrà essere quella che interamente venne assegnata alla cooperativa Noe. Per capirne di più bisognerà attendere la nuova sentenza fissata per il prossimo 13 di maggio. Allo stato attuale tutti hanno vinto e tutti hanno perso e ognuno rilascia commenti e dichiarazioni a suo piacimento.