Alpauno

Borgetto-Si dimettono 10 consiglieri comunali e decade l’assise

Decade il consiglio comunale a Borgetto. Tra ieri e oggi 10 i consiglieri che si sono dimessi sui 15 presenti dietro gli scranni. Avendo rimesso il mandato la maggioranza decade automaticamente l’assise che quindi sarà commissariata, mentre giunta e sindaco rimangono ovviamente in carica. Diverse le motivazioni: per ragioni personali già ieri aveva lasciato Fabiola Vitale, e sempre per questioni personali hanno voluto rimettere il mandato anche i tre consiglieri del gruppo “Comitati civici”, Gioacchino Polizzi, Monia Gerbi e Veronica Leo. “Per espletare questa funzione – dicono questi ultimi – serve serenità necessaria a poter operare le giuste scelte nel momento opportuno. In questo momento a noi è venuto meno l’entusiasmo di partecipare alla vita politica perché è venuta a mancare quella serenità che è stata totalmente assorbita dai motivi personali, familiari e di lavoro”. Motivazioni politiche invece si evincono dal gruppo consiliare “Voce cittadina” composto da Francesco Salamone, Maria D’Amico, Giovanni Brusca, Giovanni Vicari, Maria Faraci e Giuseppe Caruso. I sei consiglieri accusano il sindaco Gioacchino De Luca e la sua giunta, con la complicità della presidente del consiglio Elisabetta Liparoto, di avere adottato provvedimenti illegittimi e di avere spogliato delle sue competenze l’assise civica. Poi il caso recentemente scoppiato delle presunte estorsioni subite dal primo cittadino ad opera del giornalista di Telejato Pino Maniaci, in atto per questo motivo indagato e destinatario di un provvedimento di allontanamento dalle province di Trapani e Palermo, sarebbe stato il colpo di grazia: “Percepiamo anche un certo sdegno da parte della cittadinanza – sottolineano i consiglieri di “Voce Cittadina” – nei confronti del sindaco che sembrerebbe essere stato ricattato nel silenzio assoluto senza avere mai denunziato tali comportamenti”. Contattato telefonicamente il sindaco ha sottolineato che al momento è riunito e che quindi parlerà più tardi sulla vicenda.

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