“Il governo regionale deve intervenire per non lasciare solo il territorio trapanese nel difficile percorso per il rinnovo del contratto con la compagnia irlandese Ryanair”. Ad affermarlo è il segretario generale della Cgil di Trapani Filippo Cutrona che interviene sull’aeroporto di Trapani Birgi chiedendo alla Regione, in qualità di socio pubblico, di sostenere economicamente l’aeroporto “Vincenzo Florio”, così come hanno chiesto i sindaci del territorio trapanese, che, attraverso un’azione di co-marketing, dovrebbero finanziare l’Airgest per il rinnovo del contratto con Ryanair.
“La decisione della Regione di rilevare il 49 per cento delle azioni Airgest della Provincia regionale di Trapani– commenta Cutrona – ha consentito la ricapitalizzazione della società ed evitato che subentrassero i privati ma, in questa delicata fase, sarebbe opportuno che il governo regionale sostenesse finanziariamente l’aeroporto di Birgi alleggerendo, così, l’intervento economico che è stato richiesto ai comuni”.
Il segretario della Cgil ha, inoltre, manifestato preoccupazione sulle ricadute, in termini occupazionali, che si determinerebbero per i lavoratori dell’aeroporto e dell’indotto se dovesse saltare il contratto con Ryanair esprimendo anche perplessità circa le poca capacità della politica nell’attuare azioni legate all’incremento del turismo.
“In un territorio poco avvezzo a politiche di sviluppo turistico – ha detto Cutrona – sembra quasi che sia stato demandando soltanto a Ryanair lo sviluppo di un comparto così importante. In questi anni – ha proseguito – contando sulla presenza della compagnia irlandese e sulla grande movimentazione turistica che ne è conseguita, sono sorte diverse strutture ricettive che oggi non possono rischiare di vedere condizionata la loro attività alla presenza o meno di Ryanair”.
Il segretario della Cgil sollecita, infine, le amministrazioni comunali, le istituzioni e gli operatori del settore turistico del territorio ad “aprire un confronto finalizzato a elaborare condivise strategie e politiche atte non solo a salvaguardare gli attuali posti di lavoro ma a creare le condizioni per uno sviluppo autonomo della provincia di Trapani che tragga vantaggi dalle peculiarità del territorio”.