Batosta alle casse del comune di Alcamo, SOCIM SpA va risarcita. Circa 560.000 euro

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Il comune di Alcamo dovrà sborsare circa 560.000 euro per risarcire la SOCIM SpA. Lo ha stabilito la sezione ‘Imprese’ del tribunale civile di Palermo che ha dato ragione all’azienda edile di San Sebastiano al Vesuvio (NA). La vicenda riguarda il tribolato e lunghissimo iter per la riqualificazione delle zone popolari dell’ex villaggio regionale e del quartiere ‘Sant’Ippolito’, la ristrutturazione e sopraelevazione di un piano dell’ex carcere mandamentale divenuto sede di uffici comunali, la costruzione di nuovi alloggi popolari e le opere di urbanizzazione.  Un’idea progettuale nata addirittura 13 anni fa e mai realizzata. Inoltre, nel giugno 2019, la giunta Surdi annunciò l’inizio dei lavori poi mai verificatosi.

La lite giudiziaria, che adesso porterà in consiglio comunale un debito fuori bilancio di poco inferiore a 600.000 euro, sorse nel 2015 quando la Socim, in ATI con un consorzio di Ravenna, sottoscrisse il contratto per la realizzazione dei lavori. I tecnici dell’impresa, però, sollevarono subito le gravi carenze progettuali degli elaborati e il fatto di non avere ricevuto aree e luoghi sgomberati del tutto. Il riferimento era soprattutto agli uffici del settore lavori pubblici che poi lasciarono effettivamente l’ex carcere mandamentale ma cinque anni dopo, per trasferirsi nel museo ex Orto di Ballo.

La Socim, quindi, si rivolse al tribunale nel giugno dello stesso anno. Il comune di Alcamo si mise di traverso e l’undici febbraio del 2016 rescisse l’appalto con la ditta campana per gravi inadempienze contrattuali. Tra perizie e controperizie, memorie difensive, sopralluoghi e bracci di ferro, si arriva a lunedì scorso quando il tribunale delle imprese di Palermo condanna il comune di Alcamo a risarcire la SOCIM SpA. Fra somme per il ristoro, spese legali e quant’altro, una somma di circa 560.000 euro.

L’ufficio legale del comune, e questa è una buona notizia, sarebbe riuscito per tempo ad accantonare la somma in bilancio. Sarebbe invece il caso di fare luce sulle responsabilità. Ma questo è un altro aspetto che riguarda erario e corte dei conti.