Contro una squadra dall’infinito blasone, in un tempio storico della pallacanestro europea e dinanzi ad un’infinita muraglia di tifosi scatenati, una sconfitta in una finale play-off poteva pure starci. Eppure i commentatori di Rai Sport hanno più volte definito il successo della Fortitudo Bologna un’impresa pazzesca per l’assenza di Aradori e le condizioni di Odgen in campo per quai tutta la gara ma con una mano infortunata. Cosa ci sia di 0pazzesco e di impresa non riusciamo a capirlo o forse possiamo comprenderlo nell’ottica di una telecronaca totalmente votata in favore di Bologna. Non ci risulta che, parlando di infortuni e quindi di impresa pazzesca, i signori Fanelli e De Pol abbiano segnalato la perdita di Gentile dopo pochi minuti. La Rai è la tv di stato e il canone viene pagato sia dai bolognesi che dai trapanesi. I due telecronisti dovrebbero saperlo. Anche l’arbitraggio non è stato clemente per i granata ma qui il discorso diventa più ampio.
Il contatto fisico nella pallacanestro sta diventando davvero esagerato. Lo aveva detto tempo fa La Monica, il designatore degli arbitri, affermando che necessita riscrivere il regolamento perché questo che si vede adesso sui parquet è un altro sport. Gente cinturata, blocchi in movimento, mani addosso sempre e colpi da antisportivo che diventano semplici falli. Sia chiaro ieri è capitato sia da una parte che dall’altra ma in alcuni cosai i tre fischietti hanno confezionato clamorose topiche ai danni di Trapani. I granata comunque ci hanno messo del loro perché tirando con queste percentuali non si va da nessuna parte soprattutto quando di fronte hai alcuni giocatori che si sparano la partita della vita e che mai hanno messo assieme tali bottini personali. Nei play-off, si sa, sono queste cose che possono capitare. Trapani ha commesso errori nell’approccio alla partita ed ha perduto nonostante il suo roster, anche senza Gentile, rimanga ben superiore a quello fortitudino. Gli screzi fra i due club ci sono stati in gara 2, a Trapani, e anche ieri tant’è che il presidente Antonini ha preferito non andare ala PalaDozza per evitare problemi di ordine pubblico. Domenica sera, alle 21, gara 4 e i granata avranno un’altra chance per chiudere i conti e festeggiare il ritorno, dopo 32 anni, nel massimo campionato. Magari con un commento ai microfoni di Rai Sport più equilibrato.
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