Banca don Rizzo, approvato il bilancio e confermato il consiglio direttivo

0
936

L’approvazione del bilancio del 2017. La riconferma dell’intero consiglio di amministrazione sono stati gli argomenti più importanti dell’assemblea dei soci della Banca don Rizzo, tenutasi ieri mattina. La riunione si è aperta con la relazione del presidente Sergio Amenta che ha parlato dello stato di salute dell’economia e piano piano è arrivato all’analisi della Sicilia occidentale dove la Banca ha 22 filiali, 112 dipendenti, oltre 4 mila soci e 50 mila clienti con presenza di sportelli nel Trapanese, Palermitamo e Agrigentino.

Il bilancio al 31 dicembre 2017 si è chiuso in con utile di  oltre 465 mila euro. I conti sono tornati in attivo per il lavoro svolto in particolare in tre direzioni. La cessione di crediti deteriorati per 46 milioni di euro, la rimodulazione degli organici  con  il prepensionamento e pensionamento di 28 impiegati della don Rizzo e di undici della senatore Grammatico di Paceco, che la don Rizzo ha acquisito lo scorso primo dicembre, e di una serie di interventi organizzativi sviluppati nel corso dell’esercizio del 2017.

Ma vediamo nel dettaglio alcuni dei dati più importanti del bilancio.  L’utile al 31 -12-2017 ammonta a 465 mila euro, le perdite nel 2016 erano state di un milione e 900 mila euro. Il patrimonio netto alla fine del 2016 pari a   39 milioni di euro. Al 31 dicembre 2017 si attesta a  44 milioni di euro ed oggi è salito a 49 milioni di euro. Pure in ripresa gli impieghi che si attestano a 245 milioni  di euro. Erano di 199 milioni alla fine del 2016. E alla fine di aprile 2018 si registra un ulteriore incremento di 15 milioni. La raccolta di depositi nel 2017 si è attesta a 478 milioni di euro. Nel 2016 era stata di 413 milioni. “Si tratta di una tappa importante ed estremamente significativa – spiega Sergio Amenta, presidente di Banca Don Rizzo – nel rilancio di una Banca dalla lunga tradizione.” “Il bilancio 2017, con il ritorno all’utile– spiega il direttore Antonio Pennisi- conclude il mandato a suo tempo conferito al Consiglio. Il completamento del rilancio della Banca passa per il rafforzamento della sua presenza nel territorio”.