Banca Don Rizzo ancora in crescita. Nel bilancio 2021 utile di esercizio di oltre 4 milioni

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Risultato positivo come emerge nel bilancio 2021 della Banca Don Rizzo di Alcamo i cui soci sono chiamati all’approvazione, si tratta della seconda convocazione, mercoledì 4 maggio.  L’utile di esercizio, che si attesta a 4,14 milioni di euro porta il patrimonio netto della banca ad oltre 57 milioni di euro esprimendo un total capital  al 26,3% che  assicura all’istituto fondato da don Giuseppe Rizzo, la stabilità necessaria per continuare a sostenere le famiglie e le imprese del territorio. Lo scorso anno la Banca ha garantito un costante supporto di credito alle famiglie e alle imprese: i finanziamenti alla clientela si attestano a 354,4 milioni di euro, in ulteriore crescita rispetto al 2020 di oltre l’8,6%. L’attenzione nella gestione del credito, nonostante le difficoltà della congiuntura, ha consentito di contenere l‘incidenza dei crediti non performanti al 3,2 % in ulteriore contrazione rispetto allo scorso anno. “La fiducia di clienti e soci trova ulteriore riscontro nella dinamica dei depositi della clientela- scrive la Don Rizzo- che ammontano a 640,9 milioni di euro, in ulteriore crescita del 8,1% rispetto al 2020.

Con l’intermediazione della Banca sono stati attivati i fondi del Ministero dell’Università e del Fondo Sociale Europeo, finanziando oltre 50 percorsi formativi universitari e, tra questi, permettendo a dieci studenti dell’Università di Palermo di frequentare un corso universitario alla Florida International University di Miami. Le prospettive per il 2022 si sono rapidamente deteriorate a seguito dell’escalation delle tensioni geopolitiche tra Russia e Ucraina sfociate in un conflitto i cui possibili sviluppi, sono al momento incerti. Sono tuttavia evidenti le difficoltà: il rincaro dei prodotti energetici e gli elevati livelli di debito, che insidiano la stabilità finanziaria e sociale con l’aumento della povertà e delle disuguaglianze sociali.

Né si possono sottacere, qualora il conflitto tra Russia e Ucraina dovesse proseguire a oltranza, ulteriori inferenze al ribasso delle prospettive di crescita dell’economia mondiale e di quella europea, in particolare. “In una congiuntura drammatica come mai dal secondo dopoguerra, la Banca ha continuato e proseguirà nel suo impegno” a sostenere la comunità – dichiara il direttore dell’istituto di credito, Antonio Pennisi – portando avanti il modello di “Banca tradizionale” impegnata nell’intermediazione del risparmio nell’interesse della comunità locale, mantenendo le risorse sul territorio, evitando le lusinghe dei circuiti finanziari, continuando in un modello operativo ormai ultracentenario che è stato ed è la nostra ragione d’essere, rimanendo attenti alle esigenze del territorio e all’evolversi delle situazioni economiche, sociali e tecnologiche.”