Balestrate: sfuma Ccn, si perdono quasi 100 mila euro

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BALESTRATE. Sfuma il centro commerciale naturale in paese. Un iter travagliato che ha avuto il suo culmine in questi giorni con la comunicazione della Regione dell’esclusione di Balestrate dalla graduatoria utile per incassare i finanziamenti richiesti. Ad andare perso un investimento che avrebbe previsto la realizzazione di tutta una serie di servizio a supporto del centro storico per attirare gente e conseguentemente per avere anche un ritorno di vendite per gli esercenti della zona. Si tratta complessivamente di quasi 92 mila euro che vengono persi per questo tipo di investimenti e immancabilmente esplode la bufera poitica. Ad accendere la miccia il gruppo consiliare di opposizione, Spazio Comune, che accusa il Comune di avere lasciato soli gli esercenti e gli imprenditori in questo cammino: “Ad essere revocati – sottolinea Vito Rizzo, portavoce di Spazio Comune – finanziamenti a fondo perduto per l’importo totale di 91.975 euro che avrebbero generato investimenti pari ad oltre 190 mila euro. Su questa vicenda vogliamo andare fino in fondo e capire i motivi per cui tali aziende sono state abbandonate al loro destino. La politica si è totalmente disinteressata delle sorti del Centro Commerciale Naturale e queste sono le conseguenze”. Tutto comincia nel 2011, quindi abbondantemente prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, quanto inizialmente l’assessorato regionale alle Attività produttive esclude il progetto presentato dai commercianti balestratesi perché non piazzato nella graduatoria utile. Fortuna volle, però, che nel 2013 avvenisse il ripescaggio per effetto di ulteriori stanziamenti della Regione e di una serie di rinunce dei Ccn che si erano piazzati prima del consorzio balestratese. In questi giorni però è arrivata la doccia fredda: “I progetti non risultano ultimati – scrive il Servizio Commercio dell’assessorato regionale – a seguito della mancata trasmissione di una serie di documenti previsti dal bando, necessari per l’erogazione dei fondi”. Il Consorzio balestratese, di cui facevano parte il Beach Service s.a.s. di Ciullo Gaetana, Bianco Alberto, Ciullo Simona, Garden House sas. di Quattrocchi Tamara & C. e Ruffino Roberto, già sapeva dal marzo scorso di questa esclusione. “Come sempre l’opposizione tende a fare confusione probabilmente ad arte – replica il sindaco Totò Milazzo – con l’obiettivo di screditare l’amministrazione comunale. Anzitutto questo iter è partito prima che ci insediassimo noi al governo cittadino ed in secondo luogo, cosa più importante, il Comune non c’entra nulla in questa vicenda. Stiamo parlando di fondi della Regione ad imprese locali che non contemplavano il Comune nemmeno come supporto”.