Balestrate: porto, tempi apertura si allungano

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BALESTRATE. Nessun pronunciamento dell’ufficio legislativo della Regione sul porto di Balestrate. Resta la più totale ed assoluta incertezza attorno al futuro sempre più nebuloso dell’importante infrastruttura del paese, ancora chiusa ai diportisti per la mancata assegnazione della gestione da parte della Regione. Doveva arrivare entro 30 giorni il parere legale dell’ufficio regionale sull’intricatissima vicenda inerente l’assegnazione alla Marina di Balestrate, società a cui è stata formalmente assegnata la gestione ma che si è vista stoppare all’atto della firma da tre esposti presentati da ditte concorrenti, e non solo, per “presunte illegittimità”. “Dall’ufficio legislativo ancora non è arrivato alcun pronunciamento – scrive in una nota inviata al Comune l’assessorato regionale Territorio e Ambiente -, noi abbiamo fatto sino ad oggi il possibile per arrivare ad una soluzione. Nulla osta l’immediata assegnazione della concessione del porto nel momento in cui arriverà il parere legale”. Il sindaco Totò Milazzo ha letto il contenuto della lettera nel corso dell’ultima seduta del consiglio comunale ed è esploso il putiferio. Perché il rischio è che si possa prendere ancora tempo sulla vicenda e nel frattempo lo sviluppo dell’economia locale resta intrappolata in una gabbia burocratica infinita che assomiglia sempre di più ad una vera e propria scatola cinese. “I nostri consiglieri – afferma il leader del movimento di opposizione in consiglio comunale di Spazio Comune, Vito Rizzo – hanno abbandonato polemicamente l’aula consiliare in segno di protesta per i continui rinvii sull’assegnazione definitiva del porto di Balestrate. Adesso basta, dobbiamo reagire”. Ed è la stessa posizione espressa dal primo cittadino: “Si è deciso di riaggiornare il consiglio comunale alla prossima settimana – precisa Milazzo – e se nel frattempo non sarà arrivato alcun pronunciamento dell’ufficio legale della Regione organizzeremo una mobilitazione di protesta”. Già nelle scorse settimana, a causa proprio di questa raffica di esposti, il consiglio comunale si era espresso insieme all’amministrazione per rivendicare l’assegnazione della gestione provvisoria in forma diretta. Più una provocazione che una reale presa di posizione dal momento che un servizio simile necessita di esperti del settore. L’idea è proprio quella di stimolare gli enti competenti a fare in fretta.  Il porticciolo turistico, infatti, è completo oramai dal 2009 ed è costato la bellezza di 30 milioni di euro ma è rimasto sino ad oggi chiuso per una serie di controversie burocratiche e giudiziarie. In ballo c’è davvero tantissimo: stiamo parlando di una struttura che, a pieno regime, può garantire 570 posti barca da diporto e altri 120 per motopescherecci. Una infrastruttura che può essere volano non solo per Balestrate ma per l’intero hinterland del partinicese.

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