Balestrate: porto, Marina pronta a chiedere danni

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BALESTRATE. Aspettando Godot, ovvero il porto di Balestrate. E’ stato fatto per molti anni ma adesso sembra che si sia persa la pazienza. Come era stato ventilato nei giorni scorsi la società “Marina di Balestrate srl”, aggiudicataria della gara d’appalto per la gestione dell’area, avrebbe tutta l’intenzione di gettare la spugna. Il condizionale è d’obbligo perché ancora non arriva alcuna comunicazione ufficiale da parte della stessa società ma la conferma viene data dal Movimento cittadino Porto di Balestrate: “Da notizie in nostro possesso, confermateci dagli organi amministrativi del Comune, – afferma Giampaolo Lo Iacono, portavoce del movimento – la Marina ha imposto dei paletti. Come data limite per la firma della convenzione con la Regione per la gestione del porto ha imposto il 30 giugno prossimo. Dopodichè ci sarà l’automatico disimpegno e partirà la richiesta di danni alla Regione per la mancata assegnazione”. La Marina di Balestrate aveva vinto la gara d’appalto per la gestione del porto nel lontano 2009, dopo una serie di peripezie connesse al bando e ad alcuni ricorsi che prima ancora erano stati presentati. Poi, una volta assegnata la gara, si sono intrecciati ancora altri ostacoli. Il più sostanzioso quello dell’indagine della Procura di Palermo che evidenziò l’uso di cemento depotenziato per la costruzione dell’opera, situazione che portò gli investigatori ad effettuare numerosi accertamenti con inevitabili ripercussioni sull’iter. Successivamente sono affiorati i problemi legati all’insabbiamento dei fondali, frutto forse anche di qualche errore progettuale. Per non parlare che nel frattempo si sono verificati anche moltissimi raid vandalici che hanno danneggiato l’infrastruttura. Tutte questioni che sono state affrontare con la lentezza che in questi casi attiene alla pubblica amministrazione siciliana. In mezzo tantissimi annunci di imminenti aperture, tutte puntualmente disattese. L’ultima alla fine dello scorso mese di maggio con la Regione a garantire la firma della convenzione entro la prima decade di giugno nonostante nel frattempo vi sono stati alcuni ricorsi contro l’affidamento per presunte irregolarità. Ad oggi di apertura non se ne parla proprio con l’aggravante dell’addio della Marina, atto che farebbe definitivamente tramontare ogni minima speranza di vedere in funzione questa faraonica struttura costata ben 30 milioni di euro. “Con l’annullamento dell’atto di affidamento della gestione – sostiene Lo Iacono – la Regione dovrà ripresentare le pratiche per una nuova gara pubblica di affidamento con tempi che vanno da 2 a 4 anni. Confidiamo nella firma entro il 30 giugno anche perché il gruppo Marina gestisce alla grande diverse realtà in tutta Italia e all’estero”. Ma oramai chi ci crede più?

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