Balestrate-Porto e strada, tutto in 24 ore dopo l’oblìo

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Dopo il porto anche la strada di accesso. Tutto sembra essersi oramai sbloccato attorno all’area del porticciolo turistico di Balestrate, struttura rimasta per un decennio intrappolata nelle maglie della burocrazia e anche delle vicissitudini giudiziarie. Ora però è ufficiale che sono stati superati tutti gli ostacoli, più o meno grandi. Domenica prossima, 27 settembre, l’inaugurazione dell’apertura della strada di accesso mentre il giorno seguente ci sarà alla presenza dell’assessore regionale al Territorio Maurizio Croce la firma ufficiale dell’atto di gestione del porto con affidamento alla Marina di Balestrate. Tutto in 24 ore quando per arrivare invece a questi obiettivi Balestrate ha dovuto attendere più un ventennio, tra promesse, annunci, avvio dei progetti, finanziamenti, lavori e poi tutti gli intralci che ne sono conseguiti. Da considerare che il porticciolo è completo oramai dal 2005: costato 30 milioni di euro di finanziamenti europei, sino ad oggi è rimasto chiuso prima per una serie di ricorsi al bando regionale per l’affidamento della gestione e poi per un’indagine della Procura sull’utilizzo di cemento depotenziato. In tutti questi anni di chiusura ovviamente si sono verificati atti vandalici e danni provocati dall’effetto del degrado degli agenti atmosferici. Proprio per questo motivo la Marina di Balestrate dovrà effettuare una serie di interventi e si stima che il porto potrà essere operativo non prima della primavera del 2016. Come già ampiamente risaputo non sarà affidata in gestione l’intera area: saranno disponibili 300 dei 500 posti barca, quindi 3 dei 5 pontili realizzati. Resterà interdetta l’area oggetto di un’indagine della Procura di Palermo in cui venne scoperto l’utilizzo di cemento depotenziato da una ditta in odor di mafia. Si tratta del prolungamento del molo di proflutto che non si darà in concessione sino a quando non si saprà l’epilogo definitivo delle indagini. Altra storia, altrettanto ingarbugliata, è quella della strada di accesso al porto. Quest’opera, costata 2 milioni di euro, è rimasta prima incompleta per un contenzioso sorto tra il Comune e la ditta appaltatrice; poi la mancanza della segnaletica ha prolungato la chiusura e solo ora si è riusciti ad assegnare anche questo appalto. Si apre però con un lavoro di fatto incompleto. Infatti l’arteria si ferma a 400 metri dal porto. Colpa di un vecchio errore progettuale a cui l’Unione Europea stava facendo rimedio con un ulteriore finanziamento da 1,3 milioni di euro. Poi per cavilli e intoppi burocratici questi fondi saltarono anche perché il Comune tra il 2011 e il 2012 non presentò mai il progetto definitivo. Nel mezzo tante proteste degli addetti ai lavori e annunci che puntualmente sono stati smentiti.