Balestrate, arrestato presunto boss. Stava disponendo omicidio e puntava alla gestione di villa Europa

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Ritenuto uomo di vertice della famiglia mafiosa di Balestrate, Alfonso Scalici, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri della Compagnia di Monreale e da quelli della stazione di Partinico. L’uomo deve rispondere di associazione mafiosa, acquisto per lo spaccio di un ingente carico di cocaina ed estorsione. Nel corso dell’operazione antimafia è stato fermato anche Maurizio Conigliaro, palermitano, che non è però accusato di associazione mafiosa ma soltanto di aver acquistato da Scalici un grosso quantitativo di sostanza stupefacente. Gli arresti hanno anche bloccato il progetto di uccidere un uomo di Mazara del Vallo che, anni fa,  aveva acquistato un chilo di cocaina del valore di 45.000 euro da Scalici. Dopo vari tentativi il presunto boss balestratese ha deciso di dare una punizione esemplare all’uomo gambizzandolo o, addirittura, uccidendolo. Per farlo aveva anche assoldato un pregiudicato palermitano, chiedendo il consenso a soggetti vicini al mandamento di Mazara del Vallo.

Dalle indagini sarebbe emersa l’appartenenza di Scalici alla famiglia mafiosa di Balestrate (inquadrata all’interno del mandamento di Partinico), così come confermato dalle dichiarazioni rese a gennaio dell’anno scorso da Filippo Bisconti, diventato collaboratore di giustizia dopo l’arresto. Nei confronti di Scalici, che avrebbe imposto il suo potere attraverso estorsioni e intimidazioni sul territorio, sono emersi indizi anche su una richiesta estorsiva nei confronti di un cittadino balestratese; sulla programmazione del furto di un automezzo a un imprenditore del settore vinicolo di Borgetto; sulla volontà di intervenire nella gara d’appalto che il comune di Balestrate indirà prossimamente per la gestione di villa Europa.

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