Un impegno di spesa da 267,5 milioni di euro per favorire l’insediamento di nuovi agricoltori e di giovani, a migliorare la viabilità rurale, ad agevolare la diversificazione aziendale e attuare le strategie per lo sviluppo locale. In Sicilia negli ultimi anni sono sorte 2 mila e 3’’ aziende agricole gestite da giovani, I cinque bandi pubblicati nel sito del dipartimento regionale nell’ambito del Piano strategico della Politica agricola comune (Pac) 2023/27, mettono in campo un piano d’investimento per lo sviluppo dell’agricoltura siciliana. Si tratta di un piano d’investimenti indirizzato ai giovani siciliani che dà loro strumenti e risorse per investire e diventare protagonisti nell’agricoltura. Un settore che oggi sta vivendo una profonda trasformazione, tanto nei processi produttivi che in quelli organizzativi, influenzati dalle opportunità offerte dallo sviluppo tecnologico e da una maggiore consapevolezza del valore della sostenibilità.
In questo contesto, già oggi molti giovani imprenditori agricoli stanno fornendo il loro contributo alla crescita del valore delle produzioni siciliane con il loro patrimonio di idee, di competenze, di capacità innovativa. Andando nel dettaglio dei bandi, 78 milioni sono previsti per l’insediamento dei giovani agricoltori (dai 18 ai 40 anni) con lo scopo di offrire opportunità e strumenti per attrarli nel settore agricolo e per consentire di centrare idee imprenditoriali innovative anche mediante approcci produttivi maggiormente sostenibili sia in termini ambientali sia in termini economici e sociali, con particolare riguardo all’acquisizione di conoscenze; 20 milioni per i nuovi agricoltori (da 41 a 60 anni); 28 milioni per la diversificazione rurale, per incentivare gli investimenti nell’agriturismo, nell’agricoltura sociale, nelle attività educative e didattiche e nella trasformazione dei prodotti agricoli; 65 milioni di euro per la viabilità rurale e, per concludere, 76,5 milioni di euro per l’attuazione di strategie di sviluppo locale, con l’obiettivo di favorire l’occupazione e l’inclusione sociale nelle aree rurale, consentendo la nascita di nuove imprese e la diversificazione delle attività con particolare attenzione al ruolo delle donne e dei giovani, di innalzare la qualità della vita, di promuovere il patrimonio forestale, storico, naturale, architettonico, puntando su un’offerta turistica integrata.