I segni sul corpo che avevano portato alla denuncia del figlio per violenza e maltrattamenti non sono alla base della morte dell’83enne alcamese, Caterina Muscarello, il cui copro venne ritrovato senza vita, la prima domenica dello scorso ottobre, nella sua abitazione di via Confalonieri. Lo ha stabilito l’autopsia effettuata, su disposizione della procura di Trapani, presso l’istituto di medicina legale del Policlinico ‘Giaccone’ di Palermo. L’anziana donna sarebbe quindi morta per cause naturali. Si sgonfiano così le altre ipotesi che avevano creato una certa inquietudine soprattutto alla luce di quanto rilevato, sul posto del decesso, prima dall’agenzia funebre chiamata dai familiari della Muscarello e poi dagli agenti del commissariato di Alcamo. Proprio per alcuni ematomi e graffi sul corpo dell’83enn la Polizia aveva denunciato il figlio Il figlio, F.R. di 49 anni, per maltrattamenti aggravati in famiglia. Secondo poi le testimonianze raccolte, alcuni vicini di casa avrebbero raccontato di numerosi, quasi quotidiani litigi e urla fra quelle quattro mura di via Confalonieri. L’anziana, infatti, viveva con il figlio. Il giorno stesso del ritrovamento del cadavere e nei giorni successivi gli inquirenti hanno sentito lo stesso figlio, poi denunciato per violenza aggravata in famiglia, che la figlia e alcuni residenti nei pressi della casa di via Confalonieri. Nonostante le illazioni, adesso il giallo è stato smontato dai sanitari del Policlinico di Palermo e dal consulente nominato dalla Procura. Nessuna morte causata da atti di violenza. Il decesso di Caterina Muscarello, secondo gli accertamenti dell’esame autoptico, è avvenuto per cause del tutto naturali.