Alpauno

Attività lavorative. Divieto nelle ore più calde per il rischio malessere

0rmai vanno forte solo gli annunci perché nella sostanza poi non succede niente riguardo ai controlli su lavori svolti all’aperto durante l’estate. «In altre parti d’Italia, per ultime Toscana e Campania, i governatori di Regione hanno già firmato ordinanze che vietano anche per quest’anno ogni attività lavorativa in campi, serre e cantieri edili nelle ore di punta delle giornate ad alto rischio di ondate di calore. Qui, no. Chiediamo al presidente Schifani: i siciliani sono lavoratori di serie B, C o cosa?». I segretari generali di Uila e Feneal Uil Sicilia, Nino Marino e Nino Potenza, lanciano un «appello-denuncia» al presidente Renato Schifani chiedendogli «un atto di coraggio e una scelta di campo, ma nel campo giusto che è quello del rispetto e della salvaguardia di chi lavora». Marino e Potenza aggiungono: «Grazie all’iniziativa sindacale unitaria, con il significativo contributo di idee e proposte assicurato dalla Uil Sicilia, la nostra Regione ha avuto l’opportunità di essere, almeno per una volta, istituzione-pilota nell’ambito della sicurezza e della prevenzione, materia mai così drammaticamente attuale. Sarebbe bastata da parte della Giunta l’approvazione del protocollo, boicottato da gran parte delle associazioni datoriali, che assicura tutele a lavoratrici e lavoratori più esposti allo choc termico estivo in tutti i settori a rischio, non solo edilizia e agricoltura». A Castellammare il sindaco ha disposti precisi paletti per gli orari di lavoro per non disturbare in certe ore il sonno e riposo delle persone. Esistono regolamenti in tal senso così come di vedere muratori all’opera in orari molto caldi con polvere che si alza e senza protezioni o mascherine.

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