Attivi i percorsi archeologici subacquei a Pantelleria. Visite a “Cala Gadir” e “Punta Tracino”

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Buone notizie per gli appassionati di immersioni e di archeologia: a Pantelleria tornano i percorsi archeologici subacquei. Gli itinerari sono tornati fruibili, infatti, grazie alla campagna di messa in sicurezza realizzata dalla Soprintendenza del Mare, in collaborazione con il diving center “Divex” di Edoardo Famularo, Ispettore onorario per i beni culturali sommersi nell’isola pantesca. I lavori di manutenzione, diretti dalla “SopMare”, hanno permesso la collocazione di boe in prossimità dei percorsi, per fornire ai sub un ormeggio sicuro e un ingresso nelle acque pantesche, in sicurezza.

Due le zone dell’isola interessate: la prima è la baia di “Cala Gadir” (dall’arabo “conca d’acqua”), situata nella costa nord orientale dell’isola, si sviluppa fino ai 18 metri di profondità e prevede una comoda entrata da terra e un percorso che parte con un primo reperto: si tratta di una parte lignea di un antico scafo, situato a circa 12 metri di profondità, per poi proseguire fino ad un pianoro, alla profondità di 18 metri, dove è possibile ammirare una grande quantità di anfore di varia tipologia ed epoca. Dalla boa di ormeggio, si prosegue poi lungo la catena fino a raggiungere, a 30 metri di profondità, un pianoro in prossimità di un grosso ceppo d’ancora in piombo di epoca romana del III-II secolo a.C.

Nella parte più profonda dell’itinerario, a 30 metri di profondità, è collocato un sistema di videocontrollo subacqueo che consente la visione delle immagini in diretta dal fondo del mare. Il secondo itinerario concerne, invece, l’area di Punta Tracino, a poca distanza da Cala Levante e Cala Tramontana: questo secondo percorso si sviluppa partendo dalla boa di ormeggio collocata su un fondale di 12 metri sul quale è possibile vedere da vicino una serie di ancore in pietra, piombo e in stile bizantino, all’interno di un arco cronologico molto vasto. Completano l’itinerario, un’anfora Dressel 1B e un gruppo di lingotti in piombo.