AstraZeneca, morte sospetta. Procura apre inchiesta e dispone autopsia

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La Procura di Palermo ha aperto un’inchiesta sulla morte di Paolo Mattina, imprenditore edile di 63 anni di Partinico, deceduto martedì scorso al Policlinico del capoluogo isolano per una gravissima crisi cardiaca e sospetta trombosi. I magistrati, nella loro indagine, intendono capire quali collegamenti possano esserci fra la morte del 63enne partinicese e la prima dose del vaccino AstraZeneca somministrato all’uomo quattro giorni prima.

Era stata la stessa ASP di Palermo a segnalare il caso all’AIFA, l’agenzia italiana del farmaco. I familiari della vittima, subito dopo il decesso, avevano presentato un esposto-denuncia ai carabinieri. I sostituti titolari del fascicolo hanno disposto l’autopsia sul corpo, già tumulato nella cappella cimiteriale di famiglia, che sarà adesso eseguita nell’istituto di medicina legale dello stesso Policlinico “Giaccone” di Palermo.

Secondo una prima ricostruzione dei fatti Paolo Mattina avrebbe accusato i primi malori già all’indomani dell’inoculazione della prima dose di AstraZeneca, avvenuta venerdì della scorsa settimana. Tre giorni dopo i primi sintomi, in piena notte, si è quindi recato all’ospedale Civico di Partinico e da lì, dopo una TAC e altri esami, trasferito al Policlinico di Palermo. Qui però è arrivato già in arresto cardiaco. L’Asp ha segnalato il caso all’Agenzia italiana del farmaco come “presunto evento avverso”.

Il nuovo caso sospetto sui rischi legati al vaccino AstraZeneca potrebbe nuovamente rallentare in Sicilia la vaccinazione con questo siero della fascia d’età dai 60 ai 79 anni. Una situazione che, un paio di settimane fa, aveva causato nella nostra isola l’80% delle rinunce. Un timore poi rientrato con la soddisfacente partecipazione al primo Open Week-end dello scorso fine-settimana.