Assoenologi Sicilia a confronto con le realtà imprenditoriali di Reims e dello champagne: si è svolto, dall’8 al 12 maggio, il viaggio studio promosso dall’ Assoenologi Sicilia – l’organizzazione nazionale di categoria dei tecnici del settore vitivinicolo – in Francia, nella regione dello Champagne, per conoscere le tante aziende vinicole che operano nella zona. Per cinque giorni, dodici esponenti di Assoenologi Sicilia, tra cui il Presidente Carlo Ferracane, hanno avuto la possibilità di visitare sia numerose aziende produttrici, che piccoli produttori, con esempi di rilievo come Moet & Chandon, Vranken-Pommery e Piper – Heidsieck, Mailly Grand Cru, Bollinger, tra i leader nella produzione di champagne.
Si tratta del settimo viaggio studio organizzato da Assoenologi Sicilia con lo scopo di confrontare le tecniche di produzione siciliane con altre realtà imprenditoriali di successo, per capire come le imprese francesi lavorano un prodotto di così grande pregio e soprattutto quali sono le strategie usate per la promozione sul mercato.
“E’ stata un’esperienza molto interessante. Conoscere realtà diverse dalla nostra ci aiuta a crescere, ci permette di capire meglio cosa mantenere del nostro modo di fare vino e cosa migliorare – dice il Presidente di Assoenologi Sicilia, Carlo Ferracane – Per lo Champagne, ad esempio, non si parla mai di sfuso, non si discute sul prezzo, tutto il vigneto è sotto la denominazione Doc ed è inserito in un sistema più ampio di valorizzazione del territorio per cui vino e territorio si promuovono a vicenda: sono aspetti su cui dobbiamo riflettere anche per rilanciare il vino siciliano. – continua Ferracane –. I nostri agricoltori producono vini di grande qualità ma hanno bisogno di sostegno per la commercializzazione. In Sicilia si continua a incentivare forme di assistenzialismo, come la vendemmia verde, che non producono sviluppo. A causa dei tanti errori commessi, la Provincia di Trapani ha perso anche il suo titolo di provincia più vitata d’Europa. E’ tempo di iniziare la risalita. E’ tempo di trasformare la Sicilia in una terra all’avanguardia, leader non solo nella produzione ma capace di gestire con successo tutto il processo che porta il vino nelle tavole di tutto il mondo” – dice il Presidente di Assoenologi Sicilia.