Arrestato Matteo Messina Denaro. Paziente di una clinica con falso nome (VIDEO)

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Aveva preso il posto che era sato di Bernardo Provenzano e prima ancora di Totò Riina. E Matteo Messina Denaro è stato arrestato questa mattina proprio all’indomani del trentesimo anniversario della cattura del capo dei capi dei corleonesi, Riina appunto. Un trentennio in cui il castelvetranese era stato ricercato dagli inquirenti in tutte le maniere e favorito, da una fitta rete di connivenze, per vivere al meglio la sua latitanza. Il blitz è scattato all’alba di questa mattina, coordinato dal Procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e dal Procuratore aggiunto Paolo Guido.

Figlio del vecchio capomafia di Castelvetrano, don Ciccio, storico alleato dei corleonesi, Matteo Messina Denaro, 60 anni lo scorso 26 aprile,  era latitante dall’estate del 1993, quando in una lettera scritta alla fidanzata, dopo le stragi mafiose di Roma, Milano e Firenze, preannunciò l’inizio della sua vita da latitante. Il superboss castelvetranese è stato catturato alla clinica “La Maddalena”, di Palermo, in zona San Lorenzo. Il ricovero in day hospital presso la struttura dove era stato operato gli è stato fatale.

Doveva sottoporsi a una terapia clinica quando è stato ammanettato. Al momento della cattura, secondo alcune fonti, non avrebbe opposto resistenza. Secondo altre avrebbe provato una mezza fuga e sarebbe poi stato fermato nei pressi di un bar. Alla Maddalena di Palermo il superboss di Cosa nostra in passato era stato operato ma, ovviamente, sotto falso nome, Andrea Bonafede.

Era in cura in quella clinica da più di un anno per un tumore. Nella struttura sanitaria era andato per fare un tampone antiCovid, necessario al ricovero in day hospital. Stamattina alle sei, alla clinica palermitana, si sono presentati i carabinieri dei ROS in assetto da guerra.

Presidiati tutti i piani della struttura ospedaliera. Per mattina denaro non c’è stato nulla da fare. All’uscita dalla clinica, dopo l’arresto, la gente presente ha tributato un lungo applauso alle forze dell’ordine protagoniste del blitz. Messina Denaro è stato quindi portato all’aeroporto di Boccadifalco per essere trasferito in un carcere di massima sicurezza.