Alla fine l’impianto di cremazione a Castellammare del Golfo non verrà realizzato. E’ stato infatti archiviato e bocciato dal consiglio comunale della cittadina marinara dopo diversi confronti e dibattitti sull’argomento. L’idea del forno crematorio a Castellammare del Golfo era stata ipotizzata quattro anni fa, quando nel 2017, un’azienda privata aveva avanzato richiesta alla precedente amministrazione Coppola, per realizzare un forno crematorio. Proposta che aveva creato non pochi dibattiti.
Discussioni tornate alla luce quando alla fine dello scorso anno, quando un’azienda privata campana, aveva rinnovato la richiesta al comune per realizzare l’impianto di cremazione. La legge italiana prevede che i comuni debbano rispondere a tali richieste, e dare un giudizio sulla fattibilità, per non incappare in sanzioni e deferimenti.
Ad esprimere il diniego assoluto, associazioni di albergatori e commerciati, ma anche la Pro Loco castellammarese. Sulla possibile costruzione e gestione di un impianto di cremazione in città erano scaturiti appunto accesi dibattiti, in particolare dal fronte dei contrari.
La vera e propria paura di cittadini e associazioni riguardava l’impatto ambientale per i fumi sprigionati e immessi nell’aria. Se in un primo momento l’amministrazione Rizzo aveva ipotizzato la volontà di vagliare la proposta, il dietro front è stato inevitabile considerate le polemiche scatenate da consiglieri, creando anche spaccature politiche, oltre i liberi cittadini contrari e varie associazioni che avevano espresso l’assoluto NO alla creazione del forno a Castellammare del Golfo. Adesso è arrivata la bocciatura del consiglio, che chiuderà questo capitolo sul forno crematorio.