Il consiglio comunale di Alcamo ha approvato ieri sera la delibera per il pagamento di un debito fuori bilancio. Secondo la valutazione degli uffici comunali la somma da sborsare per il pagamento di un esproprio di terreno, in contrada Tre Santi, è di 770 mila euro, fondi già accantonati per risolvere un contenzioso, che risale alla fine degli anni ’80 quando vennero realizzate, in contrada Tre Santi, dodici palazzine per un totale di 100 appartamenti. Ma il Comune, con sentenza definitiva, è stato condannato a pagare tre milioni di euro alla proprietaria del terreno. Gli avvocati Davide Bambina di Alcamo e Maika Giacalone di Castelvetrano, che assistono la proprietaria, hanno già diffidato il Comune a riaspettare la sentenza di condanna del Cga e hanno annunciato ulteriori azioni legali attraverso il giudizio ordinario che si terrà davanti ai giudici della Corte d’Appello di Palermo per ottenere i tre milioni. La vertenza quindi è lontana dal concludersi. Il Cga ha anche stabilito che, in alternativa, la 45enne alcamese può riottenere dal Comune di Alcamo il suo terreno ma in questo caso dovrebbero essere demolite le palazzine tutte da anni abitate. Soluzione improponibile. Nel febbraio del 1976 la Regione autorizzò la cooperativa edilizia a procedere alla costruzione di cento alloggi. Ma nessuno si prese la briga di adottare il provvedimento di esproprio del terreno.
Approvato, ad Alcamo, debito fuori bilancio di 770 mila euro
