Annullata confisca milionaria a Giuseppe Sammaritano, il ‘re dei detersivi’

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La Corte di Cassazione ha annullato il decreto di confisca milionaria (210 milioni) di beni, alcuni nel partinicese, nei confronti di Giuseppe Sammaritano.Per l’imprenditore siciliano, 68 anni, noto nel settore del commercio di detersivi, si era profilata l’accusa di supposta appartenenza mafiosa. A bloccare la maxi confisca la seconda corte di Cassazione che ha accolto i ricorsi degli avvocati Pier Paolo Dell’Anno, Salvatore Taverna e l’alcamese Baldassare Lauria.

La corte con la sentenza del 10 settembre, ha tuttavia ordinato un nuovo processo di appello. “Sammaritano non è mai stato un imprenditore mafioso, al contrario è stato vittima della mafia. La Corte di appello di Palermo – ha spiegato Lauria – aveva ritenuto la contiguità del medesimo con alcuni esponenti mafiosi nella metà degli anni ’90, a nostro avviso immotivatamente. Quella confisca era una sorta di espropriazione generale – ha concluso il legale alcamese – senza alcuna base legale, ci aspettiamo adesso un processo più equo”.