Angimbè, bosco sfiorato dalle fiamme. Un elicottero evita il peggio e salva il “polmone verde”

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Il bosco di Angimbè dall'alto

Stavolta il Bosco di Angimbè, che sorge a nord-ovest di Calatafimi, l’ha fatta franca. Quella nicchia ecologica di straordinaria bellezza, che vanta secolari querce da sughero, è rimasta intatta e con essa anche il polifunzionale centro didattico che sorge al suo interno. Ieri nel pomeriggio, intorno alle 16.30, è scattato l’allarme con le fiamme che si sono sviluppate su di una montagnola, a poca distanza dal confine del demanio forestale che soprassiede ai 212 ettari di bosco.

Immediatamente sul posto sono arrivate due squadre dei vigli del fuoco, gli uomini della forestale, la Croce Rossa e la protezione civile della Fire Rescue. A scongiurare il peggio è stato però soprattutto l’arrivo celerissimo di un elicottero del SAB che ha effettuato alcuni lanci d’acqua, quelli necessari a domare i focolai che pericolosamente si dirigevano verso il bosco. Soltanto un paio di ore di lavoro più quelle necessarie per la bonifica, ma tanto timore per quell’ecosistema, forse unico in Sicilia, che permette la permanenza in mezzo al vasto sughereto di diverse specie animali e di uccelli.  Le fiamme di ieri pomeriggio hanno divorato oltre 10 ettari di macchia mediterranea ma soprattutto di terreni incolti e abbastanza distanti dalle abitazioni. Dall’altro versante le fiamme hanno quasi lambito l’area demaniale.

Il 17 luglio di due anni fa, invece, le cose andarono diversamente e si svilupparono fiamme altissime fra querce e lecci con numerosi alberi che vennero carbonizzati. Una ferita davvero grave con diversi ettari di splendida natura che furono completamenti distrutti. In quell’occasione venne sfiorato anche il Centro didattico “Bosco Angimbe’” che venne evacuato dalla presenza di un gruppo di scout.