Anche la Diocesi di Mazara del Vallo aderisce alla campagna “Verità per Denise”

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“Verità per Denise”: è questa la frase che campeggia sullo striscione di 8 metri che è stato esposto nel pomeriggio di ieri dal balcone del palazzo vescovile di piazza della Repubblica a Mazara del Vallo. Nello striscione compaiono anche il logo della diocesi mazarese e la foto della piccola Denise Pipitone, scomparsa il 1° settembre 2004 mentre stava giocando, nei pressi dell’abitazione della nonna, in via La Bruna.

Il vescovo monsignor Domenico Mogavero ha raccolto subito l’appello dell’associazione “Arco” di Marsala che ha invitato tutti – enti pubblici, associazioni e privati cittadini – a esporre un cartello con la frase “Verità per Denise”. La mobilitazione è stata così avviata. Oggi più che mai, più tristemente e drammaticamente che nel passato, sta venendo fuori che Denise e i suoi familiari sono stati travolti da un’ondata di colpevoli bugie, omissioni, omertà e silenzi. “È ora di fermare e spazzare via questi veleni e di chiedere tutti uniti e ad alta voce: ridateci Denise”, ha ribadito con forza il Vescovo Mogavero.

Domenica scorsa Piera Maggio e Pietro Pulizzi, i genitori naturali di Denise Pipitone, hanno incontrato i giovani seminaristi guidati da don Davide Chirco. Anche da loro hanno ricevuto una buona dose di sostegno e solidarietà, sentimenti che sono i ripartiti a palla, in mezzo mondo, dopo il caso della ragazza, Olesya, che in una tv russa aveva lanciato un accorato appello, quello di voler conoscere le sue radici, di cui non sapeva nulla. Un battage tristemente mediatico, quello dell’emittente Primo Canale, al quale si sono sottratti sia la famiglia di Denise che il suo avvocato, il marsalese Giacomo Frazzitta. Da quel giorno, però, oltre alla solidarietà, stanno riprendendo a proliferare sul web segnalazioni e rivelazioni che non hanno alcun fondamento di verità.