La Regione taglia i rimborsi e scatta la protesta dei titolari di laboratori d’analisi e degli specialisti convenzionati.
Da lunedì e per tutta la settimana qualsiasi prestazione sarà effettuata a pagamento: dagli esami del sangue alle radiografie, i pazienti dovranno pagare per intero anche se in possesso di ricetta del medico di famiglia. Primo atto di un braccio di ferro che rischia di allargarsi alle case di cura di cura private, che al momento hanno scelto una linea meno aggressiva.
I circa sessanta dipendenti non percepiscono gli stipendi da agosto ed ora le attività della clinica sono bloccate. Situazione simile alla clinica Stagno, sempre nel capoluogo, dove i cento dipendenti vanno in cassa integrazione a turno.