All’alba per prendere il turno all’Agenzia delle Entrate. Ad Alcamo situazione grottesca

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Siamo nel 2020 ma certe volte l’organizzazione dei servizi, o per meglio dire la disorganizzazione, fa sembrare di essere nel 1800 se non addirittura all’età della pietra. Capita quindi che i cittadini siano costretti a levatacce mattutine per potere accedere a importanti uffici pubblici. E’ il caso dell’Agenzia delle Entrate di via Giordano ad Alcamo. Gli utenti del comprensorio che hanno necessità di un qualsiasi documento o di semplici chiarimenti, devono recarsi all’alba nei pressi dell’ufficio e scrivere i loro nomi su di un foglio di carta attaccato sul muro nei pressi dell’ingresso.

Il numero verde che serve per prenotare o per chiedere informazioni è infatti attualmente in tilt, stessa cosa per il sistema on-line. Impossibile infatti inviare mail e ricevere riposte. Un disservizio che va avanti da tanto, troppo tempo. Bisogna semplicemente alzarsi all’alba, arrivare quanto più presto possibile per prendere il turno e poi per ritirare il ticket necessario ad avere un turno. Questa mattina alle 6, su quel foglio assolutamente anacronistico, c’erano già scritti 15 nominativi. Addirittura 7 già un’ora prima. Gli utenti poi, per evitare che qualcuno poco corretto strappi il foglio o si iscriva in una posizione più favorevole, rimangono a vigilare nei pressi dell’Agenzia delle Entrate di via Giordano. Il tutto, logicamente, con relative e infinite discussioni, nervosismi e quant’altro in grado di agitare sia le persone messe a turno che gli stessi abitanti del condominio che ospita l’ufficio.

L’Agenzia delle Entrate di Alcamo apre al pubblico solamente due
giorni a settimana e soltanto per quattro ore, con due o tre impiegati agli sportelli che non possono sviluppare un quantitativo di pratiche così elevato. A questo si aggiungono i problemi al numero verde e al sistema on-line che costringono gli utenti, anche quelli che arrivano dai comuni vicini, a fare enormi sacrifici per ricevere un servizio. E dire che, nella maggiorparte dei casi, si tratta di pagamenti di tributi e altre somme che vanno allo Stato. Insomma, come si suol dire, pagare e sorridere! O forse sarebbe meglio dire…. pagare e piangere!!!